Morano: Il Comune celebra il 4 novembre, Giorno dell’Unità Nazionale

Morano Calabro – Lunedì 4 novembre, giorno dell’Unità nazionale e delle Forze Armate. L’Amministrazione comunale promuove una serie di iniziative per rendere ossequioso omaggio ai caduti di tutte le guerre e per additare alle nuove generazione i valori cardini del pacifico consesso civile.

«Facciamo tesoro degli insegnamenti che ci sono stati trasmessi, e delle conquiste democratiche di libertà e fratellanza che hanno reso l’Italia un grande Paese» afferma il sindaco Nicolò De Bartolo parlando a nome dell’intero esecutivo. «Anche nel 2019, come nostra consuetudine, celebriamo questa data storica; con essa intendiamo onorare in primis i nostri concittadini che hanno sacrificato la vita per la patria (i loro nomi sono impressi nell’epigrafe marmorea esposta sulla parete esterna della casa municipale) e, allo stesso tempo, i reduci dei due conflitti mondiali nonché tutti gli uomini e le donne in divisa, uomini e donne che con il loro delicato lavoro rendono più sicura la nostra quotidianità. Nella convinzione che la ricorrenza non debba essere etichettata come un semplice obbligo istituzionale, bensì occasione di confronto e momento di riflessione profonda, si è voluto conferire al tutto un taglio educativo – continua De Bartolo – coinvolgendo l’agenzia di formazione locale, docenti e discenti».

Secondo programma, il raduno è previsto per le 10.30 in Largo San Bernardino, da dove si snoderà il corteo formato dagli scolari e da chiunque voglia partecipare. Quindi, a seguire, la Santa Messa officiata da don Claudio Bonavita nella chiesa Santa Maria Maddalena e la successiva deposizione della corona d’alloro alla lapide dei caduti. Il discorso commemorativo e i saluti delle autorità chiuderanno la cerimonia ufficiale.

Perché la libertà e la concordia sono l’ossigeno dell’umanità: tutti i popoli dovrebbero respirarne a pieni polmoni. Ma il mantenerle, la concordia e la libertà, è talvolta più complesso che conquistarle! Dipendono dall’impegno dei singoli e della comunità. Senza distinzione alcuna. Prescindendo dallo status sociale, dall’appartenenza politica, dalla religione, dalle convinzioni etiche e morali. È un dovere non negoziabile. Dal quale, ahinoi, spesso si fugge.