Castrovillari: giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Castrovillari – Sicuramente un’iniziativa di alto profilo civico e non solo. Uno stage d’informazione sulla prevenzione e tecniche di autodifesa, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, è il momento organizzato dall’accademia di arti marziali, con più rappresentanze sul territorio, per il 25 novembre in un doppio appuntamento: la mattina, con inizio alle ore 10,30 a Morano, nel Monastero di San Bernardino, ed a partire dalle ore 18 nella Sala consiliare del palazzo di città di Castrovillari.L’iniziativa si avvale dei patrocini della Provincia di Cosenza e, naturalmente, dei Comuni di Morano Calabro e Castrovillari nonché della compartecipazione di organismi, associazioni ed altre istituzioni.

A Morano interverranno il Sindaco, Nicolò De Bartolo, il consigliere comunale,BiagioAngelo Severino, la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo, Francesca Nicoletti, il responsabile provinciale Ju Jitsu Fijlkam, Massimo Viola, che offrirà il proprio contributo anche nella seconda parte della giornata, la presidente dell’Associazione “Oltre la difesa”, Adriana Chiaromonte, la psicoterapeuta, Amalia Di Mare, il presidente della Camera Civile di Castrovillari, Antonella Gialdino, il consigliere provinciale,Graziano Di Natale, ed il portavoce di “Morano Democratica”, Sonia Forte.
Mentre nel salone delle adunanze consiliari di Castrovillari oltre al Sindaco e Vice, rispettivamente Domenico Lo Polito e Francesca Dorato, daranno il proprio apporto la dirigente psicologa del Distretto , Rosa Cerchiara, e anche il dirigente nazionale del SIULP della Polizia di Stato, Luciano Lupo.

“Un’importante opportunità a più voci- dichiarano Sindaco e Vice di Castrovillariin occasione dell’evento- per esprimere la ferma volontà delle Istituzioni, delle Associazioni e degli Organismi, anche attraverso le proprie figure e capacità professionali , di mettersi in rete a tutela della dignità delle donne e contro ogni violenza, fisica o psichica, che possano subire, sempre più bisognose di percorsi inclusivi di sensibilizzazione e incessantemente esigenti di dedicazioni e lavoro comune vigilante. Una scommessa- concludono Lo Polito e Dorato- da fare insistentemente con sempre maggiore coscienza determinata, certi che solo così è possibile accrescere ed incanalare meglio quelle attenzioni di cui questo umano, vessato e umiliato, ha grande necessità ad ogni latitudine sociales’incroci.”