Catania – Duecentodiciotto immigrai sono stati soccorsi e salvati, ieri pomeriggio, dalla Guardia di Finanza nel canale di Sicilia. Erano a bordo di un gommone che è stato intercettato da una imbarcazione della Guardia di Finanza. Gli uomini delle Fiamme Gialle dapprima hanno avvicinato il gommone e dopo averlo rimorchiato lo hanno accostato al pattugliatore della Guardia di Finanza sul quale poi sono stati trasferiti per essere trasportati nel porto di Catania, dove sono arrivati questa mattina, dove sono iniziate le procedure di identificazione e di accoglienza.
I profughi nelle prossime ore saranno destinati ai centri di accoglienza: centoventi andranno al Cara di Mineo, altri in regioni del nord Italia. Nel gruppo ci sono sei donne, di cui quattro in stato interessante e molti minori. Provengono dalla Libia e dal Sub-Sahara. Il gruppo di migranti, in discrete condizioni fisiche, e’ stato sbarcato dal Pattugliatore ‘Denaro’ della Guardia di Finanza.
Mentre sei scafisti egiziani sono stati fermati dalla Procura di Siracusa per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Erano al timone di un’ imbarcazione, con a bordo 447 stranieri: si tratta di un peschereccio egiziano registrato a Port Said dotato di motore entrobordo, della lunghezza di circa 30 metri, in navigazione nel Mediterraneo Orientale che e’ stato intercettato ieri sera dalle motovedette della Guardia Costiera e dalle unita’ navali militari Bettica e Spica della Marina Militare. L’imbarcazione procedeva lentamente con rotta nord verso le coste calabresi. “Dopo il recupero i migranti – spiegano dalla Procura di Siracusa – sono stati accompagnati al porto commerciale di Augusta. I sei scafisti sono stati associati al carcere di Siracusa e nelle prossime ore saranno interrogati dal giudice per le indagini preliminari per la convalida del fermo di polizia”.
