‘Ndrangheta: confisca beni, sorveglianza speciale per 14 persone

Tribunale di Reggio Calabria

Tribunale di Reggio Calabria

Reggio Calabria – Con il provvedimento che ha disposto il sequestro e la confisca di beni per un valore di 21 milioni di euro tra Italia e Austria, il Tribunale di Reggio Calabria, sezione misure di prevenzione, ha irrogato anche la misura personale della sorveglianza speciale, con obbligo di soggiorno nel comune di Residenza, nei confronti di 14 persone, ritenute presunti sodali della cosca di ‘ndrangheta denominata “Pesce”, operante a Rosarno. Tra i destinatari della misura di prevenzione personale vi sono il 35enne Giuseppe Pesce, il 36enne Francesco Pesce, il 31enne Francesco Pesce, i fratelli Rocco e Vincenzo Pesce, di 31 e 29 anni.  Dalle indagini e’ anche emerso che uno dei 14 destinatari della sorveglianza speciale, irrorata nell’ambito dell’operazione “Total Reset” aveva la disponibilita’ della carta di credito “American Express Centurion”, conosciuta anche come “Carta Nera” o “Black”, che solitamente viene rilasciata ai clienti particolarmente facoltosi che hanno nella disponibilita’ di credito provviste che rientrano nell’ordine di milioni di euro. Cio’, secondo gli inquirenti, dimostra le enormi possibilita’ economiche e finanziarie del clan di ‘ndrangheta Pesce di Rosarno, e confermerebbe anche il ruolo di “tesoriere” in Lombardia per Claudio Lucia, di 50 anni. Sia lui che sua moglie avevano la disponibilita’ della “Centurion”.