Mafia: estradato in Italia boss famiglia Gambino

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Roma – La Polizia di Stato ha eseguito all’aeroporto Fiumicino un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Francesco Palmeri, a seguito di estradizione dagli Stati Uniti d’America. L’uomo, personaggio di spicco di “Cosa Nostra” americana, arrestato nel dicembre scorso, e’ indicato dalle autorita’ statunitensi come affiliato alla nota famiglia mafiosa italoamericana “Gambino” con il ruolo di numero tre della consorteria mafiosa, in pratica l'”underboss”. Dopo una complessa operazione antimafia tra Basilicata, Campania, Sicilia, Lombardia e Stati Uniti d’America, denominata appunto “Underboss”, che nel dicembre scorso porto’ in carcere 8 persone con l’accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso, gli investigatori della Squadra mobile della Questura di Matera, Sezione Antidroga, coordinati dal Servizio centrale operativo della Polizia di Stato, sono riusciti ad ottenere l’arrivo in Italia di Palmeri. La sua figura era emersa fin dal principio dell’inchiesta quando, nell’ambito dell’indagine internazionale coordinata dalla procura distrettuale antimafia di Reggio Calabria e dall’Eastern District di New York, era stata intercettata una serie di conversazioni telefoniche di Palmeri con alcuni indagati di quel procedimento. Soprannominato anche “Ciccio l’americano” il Palmeri veniva inviato in Italia dalla famiglia mafiosa “Gambino” di New York per intimorire pesantemente un imprenditore materano e costringerlo al pagamento di un milione di euro a titolo di interessi per un vecchio “prestito personale” concessogli anni prima. Per realizzare l’obiettivo, Palmeri si affidava ad un pericoloso gruppo di malviventi campani, con influenti proiezioni anche a New York City, per il tramite del loro leader, risiedente ormai da anni a Brooklyn.