Delitto di Possagno: eseguita l’autopsia sul corpo del lametino Aldo Gualtieri

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Vicenza – L’autopsia eseguita venerdì scorso sul corpo di Aldo Gualtieri, originario di Lamezia Terme, non ha ancora chiarito per il momento le cause del decesso. Le condizioni del cadavere, bruciato, non hanno infatti permesso di giungere a una conclusione in tempi brevi: soltanto gli esiti degli esami istologici, radiologici e tossicologici potranno far luce sulle cause del decesso del 39enne di Romano d’Ezzelino. Ad eseguire l’autopsia cerano l’anatomopatologo Alberto Furlanetto, per la Procura, e il medico legale Massimo Montisci, perito della difesa. Tra i quesiti a cui dovrà rispondere Furlanetto ci sono l’ora presunta della morte, le modalità con cui Gualtieri è stato ucciso e la presenza o meno di sonniferi nel suo sangue. I due professionisti si sono riservati 60 giorni per il deposito dei risultati.

Per quanto riguarda le indagini l’inchiesta sull’omicidio è stata trasferita a Vicenza per competenza territoriale. Al momento gli inquirenti hanno acquisito la testimonianza dei vicini di casa della vittima mettendo a verbale le loro dichiarazioni che inchioderebbero i due indagati alle loro responsabilità. I due accusati, Lucia Lo Gatto e Manuel Palazzo, rimarranno in carcere in attesa di giudizio. Per l’accusa i due amanti, sabato 18 aprile, avrebbero prima drogato la vittima con dei sonniferi sciolti nel caffè e poi, con un coltello, lo avrebbero colpito all’addome. Successivamente lo avrebbero caricato in auto e abbandonato domenica mattina nei pressi del tempio del Canova a Possagno, dandogli fuoco e coprendolo con delle pietre. Un tentativo di sbarazzarsi del corpo, venuto immediatamente alla luce grazie alla testimonianza di un meccanico, chiamato dai due amanti, a causa di un guasto alla loro auto.