Roma – Allarme rosso in Vaticano: un nuovo ‘corvo’ si aggira negli appartamenti di Santa Marta, uno che conosce tutte le abitudini del Papa, censisce riunioni e spostamenti riservati, dimostrando una perfetta conoscenza degli incontri piu’ delicati del Santo Padre. Negli uffici di sicurezza lo stato di allerta e’ ai massimi livelli. Ma chi e’ il ‘corvo’ che siede con ogni probabilita’ a pochi passi dal Pontefice? E’ l’interrogativo lanciato dalle pagine del quotidiano ‘Il Tempo’ da Luigi Bisignani. Bergoglio, grazie alla sua straordinaria popolarita’ nel mondo – scrive Bisignani – riceve migliaia di missive al giorno. Per lo piu’ suppliche, richieste di aiuto, incoraggiamento per la sua missione di Vicario di Cristo. Il ‘red alert’ e’ scattato da oltre un mese, da quando gli addetti alla posta che controllano minuziosamente le buste prime di aprirle per verificare che non ci siano tracce di esplosivo, hanno notato che quotidianamente vengono recapitate una trentina di lettere apparentemente scritte da musulmani italiani indirizzate in modo inquietante a “Francesco, primo ed ultimo’. All’interno – scrive Bisignani sul Tempo – con un linguaggio corretto e fluente una terribile minaccia: “presto San Pietro sara’ purificato con il tuo sangue”.
In una delle lettere viene indicato al Santo Padre, come monito, la conversione dello scrittore Pietrangelo Buttafuoco. Dopo una analisi fatta da esperti si inizia ad ipotizzare che non si tratti solo di musulmani. Cio’ che maggiormente impressione – scrive sempre Bisignani – e’ l’esatta conoscenza, in tutte le lettere, degli uomini e degli impegni del Papa, dei cardinali di curia e degli addetti delle maggiori basiliche e santuari di Roma e d’Italia. Le prime indagini stanno accertando che i riscontri cosi’ precisi e puntuali lasciano pensare che esse siano redatte da mani non troppo distanti dall’abitazione del Papa. “Non serve a nulla fare allarmi sulla sicurezza di Papa Francesco e della Santa Sede” ripete Domenico Giani, da anni esperto e affidabile comandante del corpo della gendarmeria dello Stato della Citta’ del Vaticano. “Non ci sono minacce gravissime, ma ci sono comunque minacce che richiedono attenzione e vigilanza”. La caccia al ‘corvo’ e’ diventata febbrile – prosegue Bisignani dalle pagine del Tempo – con l’analisi scientifica di tutti gli scritti, anche con speciali apparecchiature israeliane, per arrivare alle impronte che potrebbero essere comparate con tutti coloro che in queste settimane entrano a Santa Marta. Ma quali possono essere le finalita’ del ‘corvo’ si chiedono nelle stanze piu’ riservate della Segreteria di Stato? Solo capendo da dove proviene – conclude Bisignani – si intuiranno la reale minaccia e le intenzioni del ‘corvo’.