Calcioscommesse: Gip, “incompetente per singoli reati”

tribunale_catanzaro-22-05
Catanzaro – Il giudice per le indagini preliminari di Catanzaro si e’ dichiarato incompetente rispetto alle singole fattispecie di reato svincolate dalla presunta associazione criminale delineata nell’ambito dell’inchiesta “Dirty soccer”, che nei giorni scorsi ha portato all’esecuzione di 50 fermi di indiziato di delitto. E’ accaduto, in particolare, rispetto alla posizione di Felice Bellini, ex direttore sportivo del Gudja United Malta e attuale dirigente responsabile marketing della Vigor Lamezia, uno dei destinatari del fermo.

Il gip, Giuseppe Perri, infatti, ha accolto pienamente la tesi dei difensori dell’indagato, gli avvocati Arturo Bova e Antonio Lomonaco, i quali ieri – giorno in cui l’interrogatorio di Bellini e’ stato differito perche’ l’uomo si trova ricoverato in ospedale – avevano sostenuto la mancanza dei presupposti di legge per l’emissione della misura precautelare del fermo a carico del dirigente, la mancanza degli elementi necessari a disporre nei suoi confronti una qualsiasi successiva misura cautelare, ed inoltre l’incompetenza territoriale del giudice del capoluogo calabrese a trattare la posizione di Bellini in quanto le tre ipotesi di frode sportiva che gli vengono contestate sarebbero di competenza di altro giudice in relazione al luogo della loro presunta commissione.
Il gip, di conseguenza, non ha convalidato il fermo di Bellini, non ha emesso a suo carico alcuna misura cautelare, ed ha trasferito gli atti che riguardano la sua posizione all’autorita’ giudiziaria di Lamezia Terme. Il tenore di questa pronuncia, a questo punto, potrebbe causare lo spaccamento del procedimento in tanti frammenti quanti sono i giudici competenti per territorio a trattare le varie fattispecie di reato contestate nell’inchiesta, se il gip di Catanzaro – che dovra’ pronunciarsi sulle posizioni di tutti i 50 fermati a seguito delle udienze di convalida che si stanno svolgendo nelle varie regioni italiane – emettesse una pronuncia di incompetenza territoriale rispetto a tutti gli indagati che rispondono solo di fattispecie svincolate dall’ipotizzata associazione a delinquere aggravata dalle modalita’ mafiose. Solo dodici sono infatti gli indagati ai quali viene contestata l’associazione criminale rispetto alla quale la competenza e’ del giudice distrettuale del luogo in cui essa sarebbe radicata.

Ed il Gip di Catanzaro si e’ dichiarato incompente territorialmene anche   nei confronti di Sebastiano La Ferla, catanzarese di 44 anni definito dagli inquirenti “uomo di fiducia” dello stesso Bellini. Il giudice, infatti,  ha inviato gli atti all’autorita’ di Lamezia Terme, ritenuta competente per territorio in relazione a dove i presunti reati sono stati commessi.
In questo caso il gip, Giuseppe Perri, accogliendo in pieno le richieste dell’avvocato Vincenzo Ioppoli, non ha convalidato il fermo di La Ferla ritenendo insussistenti i presupposti per la sua emissione, non ha disposto a carico dell’uomo alcuna misura cautelare non ricorrendone le esigenze, ed inoltre ne ha stralciato la posizione rimettendola nelle mani dei colleghi lametini in quanto anche al 44enne sono contestati singoli episodi di frode sportiva non collegati con l’ipotizzata associazione criminale che radica la competenza in capo al giudice distrettuale del capoluogo. Si conferma, dunque, la concreta possibilita’ che il procedimento sfociato nell’operazione “Dirty soccer” sia destinato a sgretolarsi per essere affidato alla competenza dei vari giudici competenti per territorio a trattare le fattispecie di reato contestate nell’inchiesta, ma svincolate dall’ipotizzata associazione a delinquere aggravata dalle modalita’ mafiose che e’ contestata solo a dodici persone.