Operazione bacinella: Gdf smantella pericolosa organizzazione criminale

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Reggio Calabria – E’ stata definita con il nome in codice “Bacinella2” l’operazione messa a segno dal Gruppo di Locri della Guardia di Finanza e dalla Scico di Roma, coiadiviuati dal personale del Comando Provincia di Reggio Calabria e con la quale e’ stta smatellata una pericolosa organizaazione cirminale dedita all’esercizio abusivo del credito e dell’eusura. L’operazione riguarda – con la sola esclusione degli indagati di favoreggiamento personale aggravato – persone riconducibili alla ‘ndrina “Rumbo-Galea-Figliomeni” della cosca “Commisso”, operante nella Locride ed a Toronto (Canada), dedita a molteplici reati quali l’usura, l’estorsione e l’abusiva attivita’ finanziaria. Dalle prime luci dell’alba, nei Comuni di Siderno, Bianco, Mammola e Grotteria, oltre un centinaio di finanzieri, hanno eseguito, oltre ai provvedimenti di cattura, numerose perquisizioni locali e sequestri di beni immobili e mobili per un valore superiore ai 3 milioni di euro.L’operazione “Bacinella 2”, che segue l’operazione “Bacinella” dell’agosto scorso, (cosi’ denominata per il nome utilizzato dagli indagati per definire la “cassa comune”) e’ il frutto di ulteriori attivita’ di indagine, di natura tecnica, patrimoniali e bancarie, poste in essere dalla Guardia di Finanza di Locri e dalla Scico di Roma nei confronti dei personaggi gia’ coinvolti o nella prima fase delle indagini, Un valido contributo ai riscontri investigativi – hanno evidenziato gli inquirenti – e’ stato dato da alcune delle vittime che hanno inteso rendere dichiarazioni secondo verita’ sulla natura dei rapporti intrattenuti con gli usurai, cosi’ confermando il quadro accusatorio, al contrario di altri che, rendendo dichiarazioni mendaci, sono stati indagati per favoreggiamento personale.

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Le investigazioni delegate dalla DDA della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria hanno permesso di configurare diverse ipotesi delittuose a vario titolo ed in particolare associazione mafiosa, esercizio abusivo di attivita’ finanziarie, tentata estorsione aggravata, usura aggravata, ipotesi aggravate dall’appartenza alla ‘ndrangheta.

Ai destinatari della misura degli arresti domiciliari e’ contestato invece il delitto di favoreggiamento personale aggravato dal fine di agevolare l’associazione di ‘ndrangheta. Un distributore di carburanti di Siderno (RC), sottoposto a sequestro, era la base operativa delle attivita’ criminose (oggetto della ordinanza di custodia cautelare) condotte da Domenico Infusini 42 anni, titolare del distributore e dagli altri destinatari dei provvedimenti di custodia cautelare in carcere.
Ai domiciliari sono invece finite altre persone, vittime del gruppo, che avrebbero reso dichiarazioni reticenti rese nel corso delle indagini I beni sequestrati, oltre al distributore di benzina, sono 6 ditte individuali, operanti nel settore pubblicitario, della ristorazione (bar) e nel commercio all’ingrosso di abbigliamento; 6 immobili di cui 2 in costruzione, numerosi terreni, 10 autovetture, 4 motocicli, numerosi conti correnti e polizze assicurative ed infine orologi preziosi. Il tutto, secondo gli inquirenti, poteva avvenire con “l’autorizzazione” della locale cosca Commisso, egemone nel territorio sidernese da cui dipendeva il gruppo Rumbo-Galea-Figliomeni.

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