Roma – L'”arma decisiva” per bloccare il Ddl di riforma della scuola e’ “il successo plebiscitario dello sciopero degli scrutini nella settimana entrante”. Lo afferma Piero Bernocchi, portavoce nazionale Cobas, che si dice “fiducioso” che lo sciopero superera’ quello del 5 maggio, “bloccando almeno il 90% degli scrutini”. I Cobas hanno convocato lo sciopero degli scrutini (escludendo le classi “terminali”) l’8 e 9 giugno per Emilia-Romagna e Molise; il 9 e il 10 per Lazio e Lombardia; il 10 e l’11 per Puglia, Sicilia e Trentino; l’11 e il 12 per Liguria, Marche, Sardegna, Toscana,Umbria, Campania e Veneto; il 12 e il 13 per Abruzzo, Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Piemonte e Val d’Aosta; il 17 e il 18 per l’Alto Adige. Ogni docente potra’ scioperare la prima ora di ogni suo scrutinio. Successivamente, la decisione di “sfidare una eventuale precettazione” – spiega Bernocchi – spettera’ ai lavoratori/trici che decideranno in base alla sorte del Ddl al Senato.