Roma – Lo Stato affittera’ 11 fari fino a 50 anni a operatori in grado di sviluppare un progetto turistico “dall’elevato potenziale per i territori, in una logica di partenariato pubblico-privato, a beneficio di tutta la collettivita’”. Il progetto intitolato ‘Valore Paese-Fari’ e’ stato presentato oggi nella sede della stampa estera dal direttore dell’agenzia del Demanio, Roberto Reggi, dai ministri della Difesa e dei Beni culturali e del turismo, rispettivamente Roberta Pinotti e Dario Franceschini e dalla presidente del Wwf Italia nonche’ madrina dell’iniziativa, Donatella Bianchi.
I fari si trovano in Sicilia, Campania, Puglia e Toscana e sono: il faro di Brucoli ad Augusta, il faro di Murro di Porco a Siracusa, il faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo-Favignana, il faro di Punta Cavazzi a Ustica, il faro di Capo d’Orso a Maiori, il faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia, il faro di San Domino alle Isole Tremiti, il faro Punta del Fenaglio, il faro di Capel Rosso, il faro di Capo Rizzuto e, infine, quello delle Isole Formiche. Gli ultimi quattro sono stati messi a disposizione dal ministero della Difesa. Si stima che dall’affitto di questi fari, ormai inutilizzati, lo Stato potra’ ricavare tra 700 e 800 mila euro l’anno. “Molti dei beni del ministero della Difesa – ha spiegato Pinotti – non servono piu’, quindi ben vengano progetti, come questo, tesi a valorizzare il nostro patrimonio pubblico”. “Questa iniziativa – ha aggiunto Franceschini – e’ assolutamente in linea con la strategia del Mibact di valorizzare le ricchezze del patrimonio culturale italiano”.