Criminalita’: rapine nel Crotonese, indagate 9 persone

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Crotone – I Carabinieri della compagnia di Ciro’ Marina (Kr) hanno chiuso le indagini sulla rapina compiuta lo scorso 11 febbraio ai danni di una gioielleria di Strongoli scoprendo che oltre ai quattro autori gia’ arrestati nelle immediatezze del fatto sono coinvolte altre cinque persone. In sostanza hanno accertato l’esistenza di una organizzazione che, oltre a quella di Strongoli, avrebbe perpetrato altre quattro rapine nella stessa zona e anche una truffa. Sulla scorta delle risultanze investigative dei carabinieri, il sostituto procuratore della Repubblica di Crotone Gaetano Bono ha emesso un avviso di conclusione delle indagini a carico di 9 persone.
A capo del sodalizio ci sarebbe Leonardo Masucci, 40enne di Strongoli, che fu arrestato dai carabinieri subito dopo la rapina alla gioielleria di Strongoli dello scorso 11 febbraio; in quel frangente finirono in manette anche Maria Popa, rumena di 31 anni; Massimo Ausilio, 31enne di Ciro’ Marina, mentre riusci’ a sfuggire alla cattura Florita Rotaru, rumeno di 24 anni, rintracciato pero’ alcuni mesi dopo a Bucarest ed estradato in Italia.

Le indagini svolte successivamente a quel colpo hanno consentito ai militari di fare luce anche su altre rapine compiute dall’organizzazone guidata da Masucci e nella quale un cittadino di Crosia (Cs) si sarebbe occupato di arruolare i materiali esecutori (scelti preferibilmente tra cittadini romeni), mentre gli altri componenti avrebbero svolto funzioni di manovalanza e di supporto logistico, mettendo anche a disposizione le loro abitazioni ove sarebbero stati organizzati i colpi. Alla banda, in particolare, viene attribuita la rapina compiuta ai danni dell’ufficio postale di Melissa il 9 gennaio scorso; quella a Torre Melissa del 17 gennaio in danno di un privato cittadino del luogo e, nello stesso giorno, ai danni di un supermercato; e infine la rapina commessa il 2 gennaio ai danni di una farmacia di Strongoli Marina. I carabinieri hanno scoperto anche che, durante il sopralluogo per effetuare la rapina alla gioielleria di Strongoli dell’11 febbraio, una donna ed un uomo della banda si sarebbero recati presso l’esercizio commerciale acquistando alcuni gioielli pagati con un assegno risultato privo di copertura. Da qui anche l’accusa di truffa.

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