Crotone – E’ stato rimosso, dopo sette mesi, il relitto di un peschereccio con lo scafo di ferro arenatosi tra gli scogli della localita’ Fratte di Isola Capo Rizzuto, una zona incontaminata all’interno dell’Area marina protetta ‘Capo Rizzuto’. Le operazioni si sono rivelate particolarmente complesse per la conformazione di quel tratto di costa caratterizzato da bassi fondali e scogli affioranti che hanno impedito la rimozione via mare dello scafo. La Capitaneria di Porto di Crotone, in sinergia con il Comune di Isola Capo Rizzuto e la Provincia di Crotone, ente gestore dell’Area marina protetta, ha messo a punto un piano per la rimozione via terra che e’ stato affidato ad una ditta specializzata; operazioni che si sono svolte con tutte le cautele del caso per consentire la preservazione di quel tratto di costa, unico dal punto di vista ambientale, e la tutela dei fondali marini che, peraltro, sarebbero state comunque compromesse dalla perdurate presenza del relitto. Lo scafo comparve improvvisamente tra gli scogli della localita’ Fratte nella notte tra l’11 e il 12 novembre dello scorso anno senza alcun passeggero a bordo; probabilmente si tratta di una delle tante carrette utilizzate dai mercanti di uomini per traghettare i migranti dalle coste dell’Africa a quelle della Calabria e poi abbandonato alla deriva.