Omicidio Cohen: confermata in appello assoluzione ex 007

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Roma – Nuova assoluzione per Giulio Trevisani, l’ex agente dell’Aise sospettato di aver ucciso con una coltellata al petto il 74enne commerciante di origine ebraica Rafael Cohen il 13 giugno 2011 a Roma. La prima corte d’assise d’appello ha confermato la sentenza di primo grado che scagiono’ l’imputato, con la formula che ricalca la vecchia insufficienza di prove, dall’accusa di omicidio volontario premeditato. Conferma dell’assoluzione anche per Alessia Marini, amante di Trevisani.
Il sostituto procuratore generale Otello Lupacchini aveva chiesto per lo 007 la condanna a 30 anni di reclusione e per la donna la pena di un anno per favoreggiamento personale per aver fornito agli investigatori, nell’intento di difendere il proprio uomo, dichiarazioni contraddittorie. Stando all’originaria ipotesi formulata dalla procura, quel delitto maturo’ per motivi passionali: Trevisani, che voleva difendere l’onore della sua amante, oggetto di presunte molestie da parte di Cohen, uccise l’uomo dopo aver calcolato e programmato ogni mossa nei dettagli. Si nascose nell’androne del palazzo in cui Cohen abitava, in via Rodolfo Lanciani, e aspetto’ per ore che la vittima rientrasse a casa. E alle sette di sera, non appena apri’ il portone d’ingresso, il commerciante fu raggiunto da un fendente al cuore. Per questa vicenda, Trevisani rimase in carcere due anni.