Gdf: Catanzaro, il gen. De Nisi lascia il comando provinciale

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Catanzaro – Cambio al vertice del comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro. Il generale di brigata Antonio De Nisi ha ceduto il comando dopo circa 3 anni di permanenza in Calabria per rassumere un altro incarico al comando unita’ speciali alla sede di Roma. Il comando provinciale, in attesa dell’arrivo del nuovo ufficiale gia’ designato, e’ stato assunto provvisoriamente, congiuntamente all’incarico di titolarita’, dal col. Mario Palumbo, comandante del nucleo di polizia tributaria di Catanzaro. La cerimonia di commiato si e’ volta stamane alla presenza del comandante regionale calabria gen. Gianluigi Miglioli. De Nisi, nel congedarsi , ha ricordato Le numerose attivita’ investigative svolte sotto la sua guida dal comando provinciale “che, il piu’ delle volte, – si legge in una nota – hanno interessato l’intero territorio nazionale ed estero, specie in materia di contrasto al traffico internazionale di sostanze stupefacenti, comparto in cui le fiamme gialle catanzaresi sono diventate l’interlocutore privilegiato dei collaterali organismi esteri”. Nello stesso periodo, si fa rilevare, “le indagini e l’attivita’ di “prima linea” hanno portato al sequestro, in particolare di tonnellate di cocaina ed eroina, nonche’ alla denunzia di 217 persone, di cui 97 tratte in arresto. In linea con le indicazioni dettate dall’organo di vertice e’ stato dato particolare impulso all’azione di contrasto all’elusione ed all’evasione fiscale nonche’ alle frodi comunitarie e nazionali. in tale settore, infatti, sono stati raggiunti risultati di eccezionale livello e disvelate svariate tipologie di truffe che hanno dimostrato come spesso i fondi destinati alla regione calabria siano stati utilizzati per incrementare patrimoni personali, rivitalizzare imprese del nord italia e, in alcuni casi, realizzare investimenti all’estero”.

Nel corso del triennio “sono stati eseguiti 5.019 controlli in materia di imposte sui redditi ed Iva, che hanno consentito di constatare materia imponibile sottratta all’imposizione sui redditi per oltre 263 mln di euro ed un’evasione dell’I.v.a. per oltre 71 mln di euro, mentre 273 persone sono le persone denunziate per reati fiscali. La lotta al “sommerso d’azienda” ha portato all’individuazione di 86 evasori totali e paratotali, i quali hanno occultato redditi per oltre 207 mln di euro ed evaso Iva per circa 39 mln di euro. Per aver indebitamente ottenuto la concessione di finanziamenti comunitari, sono stati denunciati 198 soggetti, responsabili di truffa aggravata per un importo complessivo pari a oltre 55 mln di euro, distinti in aiuti all’agricoltura e fondi strutturali, destinati a favorire l’occupazione, l’insediamento e lo sviluppo di imprese. In materia di finanziamenti nazionali, sono state denunciate 659 persone, che avevano fraudolentemente ottenuto finanziamenti pari a circa 8 mln di euro. Gli interventi eseguiti, d’iniziativa o delegati dalla procura regionale della Corte dei Conti, hanno permesso di accertare danni erariali per oltre 115 mln di euro. Successi di assoluto rilievo – si evidenzia – sono stati conseguiti anche nel contrasto alla criminalita’ organizzata, come testimoniato dai numerosi sequestri patrimoniali e confische posti in essere, nonche’ dalle svariate attivita’ investigative di caratura nazionale ed internazionale conclusesi con l’emissione di numerose ordinanze di custodia cautelare nei confronti di organizzazioni criminali. Nel trinennio considerato sono stati sequestrati patrimoni alla criminalita’ per un valore di oltre 102 mln di euro nonche’ formulate proposte di sequestro, per un valore di circa 2 miliardi di euro. sono stati confiscati beni per oltre 28 mln di euro, nonche’ denunciate 119 persone”.