Reggio Calabria – Una cinquantina di attivisti calabresi del Movimento Cinque Stelle hanno dato vita stamani a un sit-in di protesta, davanti a Palazzo Campanella, sede del Consiglio regionale della Calabria, manifestando contro il presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio, cui e’ stato dedicato lo slogan “#mariodimettiti”. La protesta giunge a pochi giorni dal terremoto politico causato dall’indagine “Erga Omnes”, sulla cosiddetta rimborsopoli dei gruppi consiliari della scorsa legislatura regionale. “Oliverio era accanto a me in campagna elettorale – ha affermato Cono Cantelmi, ex candidato M5s alla presidenza della Regione – quando ha detto che sarebbe stato lui di persona a garantire sulla figura di Nino De Gaetano (l’assessore finito agli arresti domiciliari), ora io non mi capacito come sia possibile che questa posizione da lui presa, alla luce dei noti eventi che riguardano l’assessore dimissionario ai trasporti, non debba sfociare in una sua immediata dimissione”.
“Questa pseudo mini-giunta posta in essere da Oliverio – ha affermato Giuseppe D’Ippolito, canidato a sindaco di Lamezia Terme alle ultime amministrative- e’ un segno tangibile delle scelte di continuita’ attuate dal Presidente regionale, cosa che ha portato a diverse fratture anche dentro il suo stesso partito, si ricordi la Lanzetta nella vicenda De Gaetano”.
Durante il sit in un attivista ha inscenato un siparietto davanti al portone del palazzo, avvicinandosi all’entrata con sotto braccio un voluminoso televisore, richiamando le immagini di videosorveglianza sequestrate dagli inquirenti, in cui uno degli indagati, dopo i primi interrogatori, avrebbe riportato in Regione un televisore acquistato con soldi del gruppo, ma secondo l’accusa utilizzato in casa per uso personale.