Giornalisti: Grasso, troppo spesso intimidazioni sottovalutate

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Roma – “In Italia abbiamo troppo spesso sottovalutato l’entita’ e la diffusione del fenomeno delle intimidazioni agli operatori dell’informazione”. Lo ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso, in Sala Koch a Palazzo Madama, intervenendo in occasione del Convegno ‘Proteggere i giornalisti, conoscere le verita’ scomode’ promosso dall’Associazione ‘Ossigeno per l’informazione’ e dal Centro europeo per la Liberta’ di stampa e dei Media di Lipsia, con l’adesione della Rappresentante della liberta’ dei Media dell’Osce, delle Associazioni ‘Libera’, ‘Giornalisti europei’, ‘Articolo 21′ e dell’Unione Cronisti italiani.
“Il tema della liberta’ di stampa e della tutela dei giornalisti mi e’ molto caro – ha spiegato Grasso – tanto per la mia precedente funzione di magistrato che per quella attuale di presidente del Senato. Queste due esperienze mi hanno infatti dato l’occasione di approfondire questa tematica da punti di vista differenti ma, per molti aspetti, convergenti. Nei tantissimi anni di magistratura ho avuto modo di confrontarmi molto spesso con storie di intimidazioni e violenze a danno di chi fa informazione e di maturare la convinzione che una stampa libera, indipendente e corretta sia un primo, insostituibile e formidabile antidoto all’affermazione della cultura dell’illegalita’; d’altro canto, da quando mi sono ‘spostato’ in politica, ho avuto piu’ volte il compito e la possibilita’ di riflettere sul ruolo vitale che l’informazione ha nella definizione dei temi e nella qualita’ del dibattito pubblico e, quindi, della democrazia in cui viviamo, coi suoi pregi e difetti, e di quella che desideriamo lasciare in eredita’ alle generazioni future”.
“Se dunque a ciascun giornalista si chiede di essere libero e di assolvere un cosi’ alto compito per la vita democratica di un paese civile – ha proseguito Grasso – si deve, allo stesso tempo, assicurargli in qualunque circostanza la possibilita’ di poterlo essere completamente. Se ne stiamo parlando oggi, nel 2015, a cosi’ tanti anni dai primi giornalisti uccisi dalla criminalita’ – un elenco lunghissimo di cronisti coraggiosi – e’ perche’ ancora non siamo stati capaci di trovare soluzioni adeguate”.
“A ben vedere, e di questo non possono che essere grato ad Ossigeno e ai suoi due instancabili animatori – Alberto Spampinato e Peppino Mennella – i numeri, le modalita’ e le aree in cui questi veri e propri ‘attentati alla democrazia’ si verificano sono davvero preoccupanti: secondo i recenti Rapporti annuali di ‘Ossigeno’ tra il 2006 e il 2014 sono stati registrati 2.300 casi accertati di violenza, con una stima di altri fatti che eleverebbe il numero a circa diciottomila episodi intimidatori”.
“Questo stato di cose – conclude il presidente del Senato – costringe tutti noi non solo a riflettere ma anche ad agire. In questo senso sono particolarmente lieto che siano qui riunite oggi Istituzioni, Associazioni e professionisti che provengono da realta’ nazionali e internazionali: mi sembra questa la migliore testimonianza dell’esigenza condivisa di ampliare il dibattito e arricchirlo di orientamenti diversi, elevandolo ad argomento centrale e non piu’ marginale del futuro dell’Unione Europea”.