Compravendita senatori: Berlusconi condannato a 3 anni

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Napoli – L’ex premier Silvio Berlusconi e l’ex direttore dell’Avanti Valter Lavitola sono stati condannati dalla prima sezione penale collegio A del tribunale di Napoli, presidente Serena Corleto, a una pena di tre anni per concorso in corruzione. I pm avevano chiesto il massimo della pena, 5 anni, per Berlusconi, e 4 anni e 4 mesi per Lavitola. La sentenza dopo oltre 6 ore di camera di consiglio.
In aula, la 117 del nuovo palazzo di giustizia, affollata di cronisti anche stranieri, c’erano i quattro pm titolri dell’indagine, l’aggiunto Vincenzo Piscitelli e i sostituti Alessandro Milita, Fabrizio Vanorio e Henry John Wodcoock. Ma anche l’intero collegio di difesa di Berlusconi, Fausto Coppi, che si rinfrescava con un vemtaglio rosso come la cravatta in un locale torido e senza condizionatore d’aria, Niccolo’ Ghedini e Michele Cerabona. Il Senato e’ parte civile nel procedimento ed era rappresentato dall’avvocatura dello Stato. Anche Forza Italia era tutelata da Bruno Larosa. Valter Lavitola in aula questa mattina ha accusato un malore.
Non passa dunque la tesi difensiva che la vicenda del ‘cambio di casacca’ dell’ex senatore Sergio De Gregorio (che ha patteggiato gia’ una pena di un anno e 8 mesi) e il suo voto contro provvedimenti del governo Prodi rientrassero nel principio di insindacabilita’ dell’azioen del parlamentare tutelata dalla Costituzione. Il collegio giudicante composto dal presidente Corleto, giudici a latere Nicola Russo e Alessandro Baldassarre, ha invece accolto quella dell’accusa. Oltre alla pena di 3 anni, il collegio ha deciso anche una pena accessoria di 5 anni di interdizione dai pubblici uffici. Stessa sorte per Lavitola.

COMMENTI

Berlusconi: sentenza assurda, processo politico
“Prendo atto di una assurda sentenza politica al termine di un processo solo politico costruito su un teorema accusatorio risibile. Resto sereno, certo di aver sempre agito nell’interesse del mio Paese e nel pieno rispetto delle regole e delle leggi, cosi’ come continuero’ a fare. Ho piena fiducia negli italiani e nella loro capacita’ di comprendere quale persecuzione giudiziaria sia stata scatenata contro di me per cercare di ledere la mia immagine di protagonista della politica”. Lo afferma in una nota Silvio Berlusconi.
Compravendita senatori: Ghedini, sentenza ingiusta
“E’ una sentenza clamorosamente ingiusta e ingiustificata”. Cosi’ uno dei legali di Silvio Berlusconi, Niccolo’ Ghedini, commenta a caldo la sentenza appena pronunciata dalla prima sezione penale collegio A del tribunale di Napoli. “Aspettiamo le motivazioni – continua il legale del fondatore di Forza Italia – per capire come siamo arrivati a questa motivazione. C’e’ un contrasto nel giudicato perche’ a Napoli un altro giudice, il gip Marina Cimma, aveva detto che non c’era reato. E’ una sentenza che si prescrive tra pochi mesi, ma valuteremo se rinunciare alla prescrizione per essere assolti nel merito”.

 

Compravendita senatori: Bergamini, contro Cav processo politico
“Un processo politico, nato come tale e portato avanti con un teorema precostituito si conclude nel peggiore dei modi. Questa non e’ giustizia ma il suo esatto contrario. Quello che accade da vent’anni a questa parte al presidente Berlusconi e’ inaccettabile e non smetteremo mai di denunciarlo”. Lo dichiara, in una nota, la deputata e responsabile comunicazione di Forza Italia, Deborah Bergamini.
Compravendita senatori: Brunetta, contro Berlusconi stalinismo
“La sentenza di Napoli e’ un inaccettabile atto di violenza politica. Lo dico in piena coscienza. Mai l’interferenza incostituzionale e contro ogni principio di diritto e di separazione dei poteri da parte dell’ordine giudiziario era giunta a trasformare in reato la scelta di un parlamentare di stare con uno schieramento politico o con un altro, esercitando una prerogativa che e’ al riparo dell’immunita’ prevista dall’articolo 68 della Costituzione. Una valutazione storica: il processo ricorda nel suo svolgimento le procedure staliniane, allorche’ il procuratore Vy?inskij vedeva nel dissidente un nemico da abbattere, un avversario da sconfiggere, un cane rabbioso da fucilare. La stessa assurda filosofia pervade ora questa sentenza. Il fatto che non abbia conseguenze penali, non rende meno sconvolgente quel che e’ accaduto. Si vuole semplicemente giustiziare moralmente chi si oppone al potere assoluto di una casta. Non finisce qui”. Lo afferma Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia.
Compravendita senatori: Mandelli (FI), ingiustizia e’ fatta
“Anche a Napoli ingiustizia e’ fatta. Quando i confini tra politica e giustizia si perdono e i processi diventano un modo per colpire l’avversario politico, non puo’ che uscirne qualcosa di incredibile, in negativo. Ed e’ quello che e’ accaduto anche stavolta, in un processo che non aveva motivo di esistere. Ma la battaglia di liberta’ del Presidente Berlusconi e di Forza Italia va avanti, con ancor piu’ determinazione”. Lo dichiara, in una nota, il senatore di Forza Italia Andrea Mandelli.
Compravendita senatori: Fico, non se ne puo’ piu’, tutti a casa
“Silvio Berlusconi e’ stato condannato a tre anni di carcere per concorso in corruzione. Vi ricordate quando cadde il governo Prodi? Bene. Berlusconi pago’ il senatore De Gregorio per non votare la fiducia al governo. Ecco la politica di questa gente! Non se ne puo’ piu’! Tutti a casa!”. Cosi’ su Fb Roberto Fico, deputato 5 stelle e membro del direttorio M5S.

Compravendita senatori: procura Napoli, condivise nostre tesi
“Io non commento le sentenze, ma ne prendo atto. Questa sentenza ha condiviso la nostra tesi”. A dirlo Giovanni Colangelo, capo della Procura di Napoli. “Il processo riguarda un tema delicato, non l’insindacabilita’ del voto del parlamentare, ma il condizionamento del voto – aggiunge – un voto espresso per un pagamento e non per libera scelta politica. Il reato di corruzione si riferisce non all’espressione del voto ma a una promessa di voto”.

Compravendita senatori: Schifani (Ap), sentenza ingiusta
“Contro Berlusconi una sentenza ingiusta destinata ad essere ribaltata in Appello, anche se incombe la prescrizione “. Lo scrive su twitter il presidente dei senatori di Area popolare Ncd-Udc, Renato Schifani.

Compravendita senatori: Cicchitto, indigna 2 pesi e 2 misure
“Seguendo il meccanismo che ha portato alla condanna di Berlusconi, allora anche Cossiga avrebbe dovuto essere come minimo seriamente indagato quando sposto’ una trentina di parlamentari dal centro-destra all’UDR che poi fu fondamentale per la nascita del governo D’Alema che giustamente bombardo’ gli stragisti serbi. Quella fu una operazione provvidenziale e invece quella di Berlusconi un’operazione criminale. Malgrado che il nostro dissenso dall’attuale Berlusconi sia totale, tuttavia i due pesi e le due misure sono ragione di indignazione e di repulsa”. Cosi’ il deputato di Ncd, Fabrizio Cicchitto.

SCHEDA –  Compravendita senatori: il processo Berlusconi-Lavitola
Napoli – Era il 27 giugno del 2013 quando al gip di Napoli Amelia Primavera fu assegnato il processo Berlusconi-Lavitola. Ci impiego’ tre udienze e una camera di consiglio di tre ore per decidere il rinvio a giudizio di entrambi gli imputati il 23 ottobre di due anni fa. Un processo partito l’11 febbraio 2014 e durato un anno e mezzo; una intera sezione penale, la quarta collegio A, quasi del tutto ‘paralizzata’ per consentire lo svolgimento in tempi record il processo di primo grado. Un procedimento, comunque sia la sentenza di oggi, avviato su un binario morto dal momento che appare scontata la prescrizione a breve del reato di concorso in corruzione. E’ questo in sintesi il processo a carico di Silvio Berlusconi e Valter Lavitola. Secondo i pm di Napoli, l’ex premier avrebbe pagato tre milioni di euro per convincere l’ex senatore Sergio De Gregorio a passare dal partito di Antonio Di Pietro a Forza Italia, dal centrosinistra al centrodestra per far cadere il governo di Romano Prodi. Era il 2007 e lo scandalo politico fu servito: De Gregorio fu eletto in commissione giustizia con i voti del centrodestra e voto’ ‘no’ alla fiducia alla legge finanziaria. Un progetto politico battezzato ‘Operazione liberta”. Poi la confessione: “Ho accettato un patto scellerato che non rifarei piu'”. Una confessione che ha permesso a De Gregorio di evitare il carcere e di patteggiare la pena ad un anno e otto mesi di reclusione. Un processo che ha visto sfilare numerosi politici dell?epoca, tra gli altri anche Romano Prodi che ha raccontato di non essere a conoscenza dei tentativi di “compravendita di senatori” da parte di Berlusconi.