Rom: Cosenza, “concluso trasloco, demolite ultime baracche”

Campo-Rom-08-07
Cosenza – “Le operazioni di trasloco delle famiglie rom dal campo costruito abusivamente sul fiume Crati al campo di emergenza provvisorio di Vaglio Lise, avevano avuto inizio lo scorso 25 giugno. Oggi, a distanza di tre settimane, e’ stata demolita l’ultima baracca ai margini del corso d’acqua bruzio, procedendo simultaneamente allo sgombero totale dell’area da sempre molto pericolosa per l’incolumita’ delle persone e per l’igiene e la salute pubbliche”. Lo si legge in un comunicato stampa del Comune, che parla di “successo” dell’amministrazione guidata da Mario Occhiuto. “Dopo decine di anni – e’ il commento a caldo del primo cittadino – siamo finalmente riusciti in un’impresa in cui avevano provato in tanti. Sindaci, prefetti e procure con decreti di sequestro dell’area. Cio’ – afferma – e’ stato reso possibile anche grazie all’intensa attivita’ di coordinamento messa in atto dal prefetto Gianfranco Tomao e da tutto il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica con il contributo delle altre forze dell’ordine e della Procura. Sento di ringraziare ogni singolo attore di questo storico risultato – aggiunge Occhiuto – a cominciare dal comandante della Polizia municipale Giampiero Scaramuzzo e dai suoi agenti che hanno fatto si’ che ogni passaggio si svolgesse con tatto, mettendo in primo piano il rispetto per la dignita’ umana, e senza incidenti. Inoltre, dell’ottimo lavoro svolto e di questo successo che e’ un successo di massima operativita’ sono stati artefici anche il capo di gabinetto di palazzo dei Bruzi, Carmine Potestio, che ha coordinato le attivita’ interne, l’ingegnere Marcello Falbo, l’architetto Domenico Cucunato, gli addetti alla Protezione civile e ai servizi sociali del Comune”. Completato cosi’ lo sgombero e la demolizione totale delle baracche, il Comune ha immediatamente provveduto a realizzare gli impedimenti per nuove eventuali abitazioni abusive. A questo scopo sono stati creati uno scavo in trincea e un argine di terra, mentre e’ attualmente in corso la bonifica dell’intera zona che costeggia il Crati”.

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