Export: incontro Regione-Ice, “rilanciare brand Calabria in Cina”

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Catanzaro – Il capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Gaetano Pignanelli, ed il Dirigente generale del Dipartimento regionale “Sviluppo economico” Antonio De Marco, hanno incontrato il direttore generale Ice di Pechino Antonino Laspina “per verificare – ha detto Pignanelli – tutte le condizioni che possono favorire le esportazioni dei nostri prodotti. L’agroalimentare calabrese – ha sottolineato il Capo di Gabinetto come riuparta una una nota dell’Ufficio stampa della Giunta – e’ al quinto posto in Italia e le aziende del settore necessitano in questo momento di affacciarsi su altri mercati, come appunto, quello cinese che e’ molto florido”. La Cina e’ oggi un Paese in grande evoluzione, caratterizzato da cambiamento, ma anche da continuita’, da tensioni e differenze, da diversita’ etniche ed alimentari. Un bacino di un miliardo e 400.000 persone che esprimono il peso di una cultura unificante e storica con innesti molto diversi. Per dare valore ai “brand” e’ oggi importante conoscere la nuova Cina, connessa e mobile, con nuove e piu’ sofisticate sensibilita’, piu’ raffinata e meno funzionale. Le aziende occidentali, nel loro proporsi a questo mercato cosi’ attrattivo, devono far tesoro di questi cambiamenti. Il settore che maggiormente denota i cambiamenti che i cinesi stanno attuando e’ senza dubbio il “Food”. Il “brand” Calabria, conosciuto per la sua qualita’ nei mercati internazionali, ha bisogno di un forte rilancio. Per questo motivo, la Regione ha organizzato una visita di tre giorni, con il Direttore Generale ICE di Pechino, presso importanti aziende, espressioni delle eccellenze nel settore agroalimentare, artigianale e turistico del territorio. L’incontro di questa mattina e’ servito a focalizzare il target e le strategie del mercato cinese sulle quali investire. Un mercato caratterizzato da una grande dinamicita’. Un mercato in evoluzione dove la strategia vincente non e’ piu’ puntare sulla quantita’ abbassando i prezzi, ma puntare sulla qualita’. “La visita del Direttore Laspina in Calabria – ha detto De Marco – fa parte di una strategia di rilancio dei prodotti calabresi a livello internazionale. Il settore agroalimentare e’ l’unico con un trend positivo e con un brand internazionale, ed e’ per questo motivo che ci impegneremo per creare un rapporto di parternariato che possa incentivare realmente il processo di internazionalizzazione delle eccellenze calabresi”.

Nel corso della riunione, alla quale hanno partecipato anche Francesco Fiumara, imprenditore con esperienza nell’export nel mercato cinese, e Pasquale Capicotto, Funzionario del Dipartimento, il Dirigente Felice Iraca’, ha detto che “La promozione di questi incontri e’ necessaria Ma per fare tutto cio’ e’ necessario ragionare in un’ottica non individualista ma di rete di imprese”. Iraca’ ha sottolineato come la Regione stia lavorando sul rafforzamento dimensionale delle singole imprese e delle sinergie. “Attraverso analisi approfondite del territorio – ha aggiunto – cercheremo di far sviluppare quelle reti che ancora non hanno espresso il loro potenziale, aiutando le varie realta’ territoriali anche attraverso sistemi di incentivazione tramite fondi di ingegneria finanziaria”. Il Direttore dell’Ice Laspina ha descritto dettagliatamente come si sta evolvendo il mercato cinese. “Abbiamo ormai la certezza dell’accesso al prodotto ma e’ necessario superare ancora alcuni problemi per l’inserimento nel mercato. La Cina presenta alcune peculiarita’ che non possono essere assimilabili ad altre realta’ e soltanto attraverso l’aggregazione si possono superare alcuni limiti ed ostacoli. E’ necessario investire sul packaging e capire quali sono i consumatori di riferimento, quei cinesi che hanno girato il mondo e che ritornano nella loro terra abituati ormai a stili di vita diversi. I principali ostacoli da superare sono i problemi di comunicazione che riguardano non solo la Calabria ma molte altre realta’ italiane. E’ necessario lavorare su un turismo che rappresenti delle unicita’ per i consumatori cinesi cioe’ il turismo ambientale ed enogastronomico, un turismo moderno che educhi a consumare come consumano gli italiani”.