Gioielliere ucciso: fermato frequentava zona della rapina

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Roma – Frequentava da tempo il quartiere Prati di Roma, Ludovico Caiazza, il napoletano di 32 anni fermato ieri dai Carabinieri a bordo di un treno che aveva preso ad Aversa, in provincia di Caserta, e accusato di essere l’autore della rapina e dell’omicidio del gioielliere Giancarlo Nocchia. E’ quanto hanno accertato gli investigatori del nucleo investigativo di via In Selci. Caiazza era fidanzato con una commessa di un negozio nei pressi della gioielleria Nocchia. Grazie agli accertamenti scientifici dell’Arma i sospetti sono ricaduti subito su lui che aveva fatto perdere le proprie tracce allontanandosi dalla capitale. Ieri pomeriggio ha telefonato con il proprio cellulare ad un amico e i Carabinieri sono riusciti a localizzarlo a bordo del treno che aveva gia’ raggiunto Latina. Si trovava con un conoscente che, dopo le verifiche degli investigatori, e’ stato rilasciato. Accertamenti saranno ora eseguiti sulle due pistole, due revolver, che Caiazza portava con se. Dovra’ essere chiarito se siano state utilizzate in episodi violenti nel passato.
Nella bosra borsa del fermato non c’era solo la pistola, alcuni bracciali, anelli e altri preziosi. Ma anche il cellulare di Giancarlo Nocchia, il gioielliere di via dei Gracchi ucciso il 15 luglio scorso. Gia’ domani il pm Saverio Musolino dovrebbe inoltrare al gip la richiesta di convalida del provvedimento di fermo, per i reati omicidio volontario e rapina, oltre all’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.