Gioielliere ucciso: Caiazza era controllato ogni 15 minuti

Ludovico-Caiazza-20-07
Roma – Un pezzo di lenzuolo stretto al collo e agganciato alla finestra. Cosi’ si e’ suicidato Ludovico Caiazza, il pregiudicato napoletano fermato sabato con l’accusa di aver ucciso l’ orafo Giancarlo Nocchia. Gli agenti della polizia penitenziaria che dovevano sottoporre il detenuto a un controllo ogni quindici minuti hanno trovato il corpo senza vita qualche minuto prima delle 23. A Caiazza era in isolamento, solo in cella, nel settimo reparto di Regina Coeli dove si trova la sezione ‘nuovi giunti’. Ieri pomeriggio questa sezione contava ben 120 detenuti e due soli agenti in servizio.
Gioielliere ucciso: Fns Cisl, suicidio e’ doppio fallimento
La morte in cella del presunto killer dell’orafo Giancarlo Nocchia “rappresenta un doppio fallimento”. E’ quanto sostiene in una nota Massimo Costantino, segretario generale aggiunto della Fns Cisl Lazio secondo il quale “da un lato non è stato data la possibilità alla Famiglia del gioielliere vedere riconosciuta la giustizia e far espletare in carcere la pena a Caiazza ma dall’altro per lo stesso detenuto per il quale non si è evitato di far compiere tale gesto”.