Trezzano sul Naviglio: sindaco piazza cartelli stradali contro ‘ndrangheta

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Trezzano sul Naviglio(Milano) –  Sono stati piantati questa mattina dal Primo Cittadino di Trezzano sul Naviglio, Fabio Bottero, e dal massmediologo Klaus Davi, con la partecipazione del Presidente Anci Lombardia, Roberto Scanagatti, i primi cartelli stradali in Italia contro la presenza delle ‘Ndrine sul territorio della cittadina Milanese.
I primi due cartelli sono stati collocati agli ingressi principali della città, uscendo dalla tangenziale ovest sulla SS494 nuova vigevanese e in viale Europa sul confine Cusago / Trezzano sul Naviglio, mentre un terzo è stato posizionato davanti al Municipio in via IV novembre. Altri cartelli sono stati inoltre disseminati in diversi punti strategici della città davanti alle varie sedi degli uffici comunali dislocati in via Boito, in via Tintoretto e di fronte al Centro socio culturale ‘Carlo Alberto Dalla Chiesa’ in via Manzoni.

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I cartelli all’entrata del Comune sono stati collocati in via sperimentale in quanto la rigidissima normativa sulla segnaletica stradale non prevede l’utilizzo di cartelli simili. Ma i promotori confidano in una deroga del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio (che sovrintende questo tipo di normative) affinché diventino definitivi. Trezzano sul Naviglio è considerata una delle città, con Buccinasco e Corsico, con la più alta e radicata presenza di cosche calabresi sul territorio. Recentemente il Sindaco Bottero era stato oggetto di minacce via lettera.

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“Trezzano vuole liberarsi dalle cosche. La nostra città ospita alcune aziende assolutamente eccellenti a livello internazionale. Il tessuto sociale è sano. Ma non si riesce a rimuovere il problema.“ Per Klaus Davi – ideatore della campagna Anci “100 comuni contro le mafie “ – “le cosche occupano il territorio e bisogna dare una risposta territoriale. La politica si sta ‘galvanizzando’ con l’Expo con un incredibile processo di rimozione del problema mafia. Mentre a loro volta le cosche si alimentano del silenzio e avanzano inesorabilmente.”

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