Uccise il padre a Cerva, assolto per vizio totale di mente

aula_di_tribunale22-07
Catanzaro – Assolto per non imputabilita’ per vizio totale di mente. Con questa formula il giudice del tribunale di Catanzaro Pietro Scuteri ha assolto C.B:, 34 anni, dall’accusa di avere ucciso il padre, Pietro, 63 anni, e di avere ferito la madre. I fatti risalgono all’8 dicembre scorso, quando il giovane che soffriva di disturbi psichici, si scaglio’ con violenza contro i genitori, nell’abitazione di Cerva, in provincia di Catanzaro. Il padre fu colpito ripetutamente a calci e pugni, e mori’ dopo circa un mese di cure nell’ospedale di Catanzaro, mentre la madre si salvo’ riuscendo ad impedire al figlio di gettarla dal balcone di casa. C.B. venne arrestato subito dopo il fatto dai carabinieri di Sersale, mentre girovagava nei pressi dell’abitazione. L’uomo, difeso dall’avvocato Wanda Bitonte, dovra’ comunque essere sottoposto ad una misura di sicurezza per dieci anni. Il pubblico ministero Andrea Mancuso aveva chiesto l’assoluzione el processo con il rito abbreviato condizionato proprio ad una perizia psichiatrica, ma aveva sollecitato la condanna al massimo della pena per l’applicazione della misura di sicurezza. L’avvocato di parte civile, Giovanni Schinea, in rappresentanza della sorella, del fratello e della madre del trentaquattrenne, aveva chiesto la condanna dell’imputato o l’applicazione al massimo della misura di sicurezza. Dal canto suo, l’avvocato Bitonte aveva sollecitato l’assoluzione e l’applicazione al minimo della misura. La perizia medico legale che ha evidenziato l’incapacita’ di intendere e di volere e’ stata redatta dal dottore Gabriele Rossi, su richiesta del giudice, mentre la difesa aveva presentato una propria consulenza specialistica firmata da Luisa Mellace. In entrambi i casi era stata evidenziata l’incapacita’ di C.B.. Bisognera’ attendere novanta giorni per le motivazioni della sentenza, mentre lo stesso C.B. restera’ chiuso nella struttura di Barcellona Pozzo di Gotto, nel Messinese.

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