‘Ndrangheta: Polizia confisca beni a esponente di vertice della cosca Bruzzise

Questura-Reggio-25-07

Reggio Calabria – Beni per un valore complessivo di circa un milione di euro, sono sequestrati dalla Polizia di Stato, in esecuzione di un decreto di confisca, emesso dal Tribunale di Reggio Calabria – Sezione Misure di Prevenzione nei confronti di un esponente di vertice della cosca di ‘ndrangheta “Bruzzise”, operante nel territorio di Barritteri di Seminara (RC), coinvolto nell’operazione denominata “Cosa Mia”, che ha consentito di acclarare come il contesto generale dei lavori di ammodernamento dell’Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria fosse stretto nella morsa delle organizzazioni criminali collegate alle cosche Gallico E Bruzzise.
Il provvedimento di confisca ha interessato, un terreno, un appartamento, un immobile adibito ad autorimessa e il patrimonio aziendale di un’impresa individuale operante nel settore del trasporto merci, comprensivo di vari automezzi.

Il provvedimento e’ sttao emesso a carico di Antonio Bruzzise di 48 anni, presunto esponente di vertice della omonima cosca di ‘ndrangheta, operante nel territorio della frazione Barritteri di Seminara, in provincia di Reggio Calabria. L’uomo, arrestato nel giugno 2010 nell’ambito dell’operazione ‘Cosa Mia’, che ha fatto luce su come i lavori di ammodernamento del V macrolotto dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria fossero stretti nella morsa delle cosche Gallico e Bruzzise, e’ attualmente detenuto ed e’ stato condannato in primo grado dalla Corte di Assise di Palmi alla pena di 16 anni di reclusione quale presunto organizzatore per associazione mafiosa. Il provvedimento di confisca e’ stato emesso dal tribunale – sezione misure di prevenzione di Reggio Calabria, sulla scorta dell’indagine di natura patrimoniale svolta dalla divisione anticrimine della questura di Reggio Calabria, che ha dimostrato la sproporzione tra i redditi percepiti da Bruzzise e il patrimonio a lui direttamente o indirettamente riconducibile, frutto secondo il Tribunale del reimpiego di capitali illeciti. Il provvedimento di confisca ha interessato un terreno, un appartamento, un immobile adibito ad autorimessa e il patrimonio aziendale di un’impresa individuale operante nel settore del trasporto merci, comprensivo di vari automezzi.

 

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