Lamezia Terme – “Le residue speranze sono state spazzate oggi pomeriggio. L’emendamento per la stabilizzazione degli Lsu-Lpu, alla fine non è stato inserito nel maxi emendamento proposto dal governo e sul quale domani sarà votata la fiducia”. Lo rende noto l’Usb che ritiene “scandalosamente grave questa decisione che ributta sulla strada (dopo l’effimera illusione di una contrattualizzazione, durata appena 7 mesi) ben 5.000 lavoratori da sempre figli di un dio minore e vittime, da più di 15 anni, di un lavoro in nero ad opera dello Stato”. Il sindacato da notizia che “i lavoratori sono già in riunione nei vari comuni in tutta la regione e decideranno come canalizzare la giusta e legittima rabbia per una decisone che amareggia tutta la Calabria, sia dal punto dei diritti calpestati, che dal punto di vista dei cittadini che si vedranno privati di quei servizi essenziali, garantiti appunto da questa tipologia di lavoratori”. La Usb afferma il sindacato “è al fianco dei precari calabresi ed attende di conoscere le decisioni che saranno prese e li appoggerà nelle lotte che essi sceglieranno”.
