Giornalisti: M5S, vanno difesi da mafia e precarieta’

Antimafia1-05
Roma – “Votiamo favorevoli ad un’importante relazione, quella che per la prima volta analizza la condizione dei giornalisti e del giornalismo sotto attacco delle mafie. Un attacco che proviene non solo dalle mafie ma dagli stessi editori sia quando sono collusi e al servizio della criminalita’ organizzata sia quando non pagano il dovuto ed espongono ad una cronica precarieta’. Tra minacce di querele e ritorsioni legali, le mafie attaccano costantemente la liberta’ d’informazione, non solo con intimidazioni vere e proprie. Ma il giornalismo che narra e investiga le mafie deve anche proteggersi da se stesso, da quei giornalisti che non corrono alcun pericolo in confronto a tanti colleghi che con passione certosina indagano e scoprono legami oscuri, da uno star system del giornalismo antimafia che va a discapito di chi e’ veramente esposto. La relazione e’ un passo avanti ma molto deve essere approfondito”. I membri M5S della commissione Antimafia premono per sottolineare le incongruenze: “Quando si parla di giornalismo e liberta’ d’informazione bisogna sempre essere cauti neldistinguere chi per davvero tra i giornalisti svolge con passione e dedizione il proprio lavoro e chi invece e’ contiguo, chi ha propri e specifici interessi e chi invece ha voglia solo di un’effimera affermazione. Troppi sono i giornalisti ammazzati dalle mafie e per il dovuto rispetto a questi veri e propri eroi della libera informazione a noi tocca il compito di proteggere chi e’ veramente in prima linea a fare informazione, distinguendo da coloro che fanno mera opinione comodamente seduti nei salotti TV”.