Cosenza – La Uil ritorna nella sede regionale di Rai Calabria e designa come Segretario aziendale della Uilcom Luigi Michele Perri. L’insediamento e’ avvenuto alla presenza del segretario provinciale generale della Uil di Cosenza, Roberto Castagna. In diretta streaming da Roma sono intervenuti i vertici della Uilcom, Antonio Pandolfi e Maurizio Lepri, che hanno espresso la loro soddisfazione per l’avvio di attivita’ che si delineano come fortemente legate al potenziamento della mission Rai attraverso le sue articolazioni regionali e la loro valorizzazione. L’importante occasione e’ servita ad affrontare i temi piu’ caldi della problematica aziendale, che, in questa fase, occupa spazi centrali nella politica del governo e nell’attivita’ del parlamento con prospettive di riforma della governance. L’accorpamento delle sedi periferiche della Rai in strutture macroregionali, cosi’ per come prefigurato dagli orientamenti di governo, rappresenterebbe – secondo gli esponenti della Uil – una scelta dannosa per la efficienza del servizio pubblico, per il suo collegamento diretto con il territorio, “per la sua stessa missione culturale rivolta – come ha sottolineato Perri – alla coniugazione global – local, dialettica vitale per le identita’ comunitarie e per la loro salvaguardia”. In particolare, il mantenimento della sede regionale calabrese richiama l’esigenza, costituzionalmente riconosciuta e in larga parte inattuata, della tutela delle tre minoranze linguistiche (arbresh, grecanica e occitana) presenti in Calabria. Il quadro attuale presenta forti squilibri normativi a tutto discapito, soprattutto, del Mezzogiorno d’Italia che pure espone le piu’ popolose concentrazioni di minoranze etniche, per di piu’ portatrici di rilevanti carichi di storia, come, di recente, ha avuto modo di notare Papa Francesco a proposito dei valdesi occitani. Le convenzioni sottoscritte dalla Rai per il Friuli, per il Trentino, per la Valle d’Aosta rilanciano l’inderogabile necessita’ di un allineamento delle politiche e delle attenzioni sulle minoranze linguistiche, “a soluzione – come ha spiegato Perri – della discriminazione sin qui riservata alle minoranze esogene, che, per essere tali, a maggior ragione, hanno il diritto di reclamare la tutela della propria identita’, a fronte dell’impegno sin qui profuso, con abbondanza di risorse, nei confronti di minoranze endogene, tutte settentrionali, un impegno tale da determinare, anche in questo ambito, un ennesimo divario tra le due grandi aree del Paese”.
Castagna ha annunciato battaglia. “Abbiamo l’opportunità – ha rilevato – di dare motivi di rigenerazione al ruolo del sindacato, attraverso la qualità delle sue proposizioni. La progettualità ampiamente e fortemente dimostrata dalla sede Rai della Calabria rappresenta un motivo in più per affermare, più generalmente in ambito nazionale, la validità delle strutture regionali, che, come avremo modo di dimostrare nel prosieguo della nostra azione, rappresentano davvero una risorsa e non un problema, come il governo e la stessa Rai, emblema di un centralismo oramai anacronistico, dovrebbero capire. Su questi temi apriremo, da subito, un grande dibattito, offrendo alla deputazione calabrese e alla Regione la possibilità di creare le condizioni per il mantenimento e lo sviluppo di un presidio di grande rilevanza per l’economia e la cultura calabrese”.