Nubifragio Calabria: Bruno, ingenti danni nel settore agricolo

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Catanzaro – Ingenti danni all’agricoltura, ancora da quantificare. La constatazione della preoccupante situazione che interessa il settore agricolo in tutta la provincia – in maniera particolare gli impianti olivicoli ubicati lungo la costa jonica – dopo il maltempo dei giorni scorsi, ha indotto il presidente della Provincia di Catanzaro, Enzo Bruno, ad inoltrare un telegramma al Dipartimento Agricoltura, Foreste e Forestazione della Regione Calabria per segnalare la situazione, a supporto della successiva richiesta dello stato di calamita’. “I nubifragi dei giorni scorsi hanno colpito il settore agricolo della provincia di Catanzaro con conseguenze preoccupanti per l’economia del comparto – ha dichiarato il presidente della Provincia -. Il competente settore dell’amministrazione provinciale e’ gia’ stato incaricato di effettuare le necessarie verifiche atte a delimitare le zone colpite e a quantificare i danni”. La documentazione, ha anticipato il presidente Bruno nel dare notizia dell’invio questa mattina del telegramma al Dipartimento regionale Agricoltura, Foreste e Forestazione, sara’ inoltrata con gli atti necessari per la dichiarazione dello stato di calamita’. “Continuiamo a ricevere segnalazioni da parte degli imprenditori agricoli delle situazioni drammatiche riscontrate dopo l’alluvione, in particolare di venerdi’ scorso, la stessa che ha portato all’esondazione del fosso Vulcano a Caminia – ha detto ancora il presidente Bruno -. Purtroppo mentre nel caso del fiume di detriti e fango che ha travolto la localita’ di Staletti’, ma interessato anche altre aree dell’entroterra dove siamo prontamente intervenuti, abbiamo provveduto a ripristinare viabilita’ e accessi in tempi record, per il comparto agricolo la situazione e’ diversa. Riteniamo, quindi – conclude il presidente Bruno – sia necessario presentare dati e documentazione circa i danni causati alle colture e alle infrastrutture rurali, per poter successivamente presentare la dichiarazione e ottenere lo stato di calamita’ naturale”.