Mafie: Scanagatti (Anci), stupito e amareggiato per decisione giunta Locri

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Monza – “La decisione della giunta di Locri di rifiutare l’installazione di cartelli che dicono no alla ‘ndrangheta mi lascia stupito e amareggiato. E lo dico da Sindaco, oltre che da presidente di Anci Lombardia. Per sconfiggere e mettere nell’angolo la criminalità i gesti simbolici, lungi dall’essere inutili e ridicoli, servono eccome; e gli esempi non mancano, pensiamo all’albero di Falcone e Borsellino, a Palermo, intorno al quale ogni anno in occasione dell’anniversario delle stragi si riunisce un’intera comunità. Per non dimenticare e per chiedere alle istituzioni e alla società di non abbassare mai la guardia contro mafia e criminalità”. Lo afferma in una nota Roberto Scanagatti Sindaco di Monza e Presidente Anci Lombardia.
“Come presidente di Anci Lombardia, – commenta – ho aderito alla proposta di Klaus Davi di collocare cartelli contro la ‘ndrangheta a Trezzano sul Naviglio, comune che, purtroppo in numerosa compagnia anche in Lombardia e al Nord, ha dovuto fare pesantemente i conti con le infiltrazioni e il malaffare. Un’azione certo simbolica, ma che ha permesso e permette di ribadire al sindaco di quel che comune che lui e tutte le persone per bene non sono sole nella volontà di reagire, nella loro voglia di normalità e legalità”. “Posso comprendere- prosegue Scanagatti- che in certe zone del nostro Paese prendere posizione contro i poteri mafiosi sia più difficile che altrove e che perfino commentare al bar o in piazza la collocazione di un semplice cartello che dice no alla ‘ndrangheta, risulti essere un’azione straordinaria”. Per il Presidente dell’Anci della Lambardia, “tutti abbiamo il dovere, i rappresentanti delle istituzioni e i sindaci per primi, di fare coraggio alle proprie comunità. Non possiamo guardare da un’altra parte perché ci farebbe arretrare, anzitutto dai buoni risultati che sul contrasto alle mafie stiamo comunque registrando”. Ed infine non vuole dimenticare come “il miglior antidoto contro tutte le mafie sia il giusto lavoro per tutti. Quello sviluppo economico e sociale che il governo, dopo i recenti e importanti annunci, deve promuovere in modo rapido e deciso”.