Infrastrutture: M5S, “senza porto Gioia Tauro Calabria è finita”

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Lamezia Terme – ”Senza il porto di Gioia Tauro, la Calabria è finita. Il governo e la Regione devono attivarsi adesso, prima che la ‘ndrangheta guadagni altro terreno”. Lo dichiarano i parlamentari M5s Dalila Nesci e Nicola Morra, rilanciando il monito dell’imprenditore calabrese Antonino De Masi, che ha chiesto massima attenzione per il futuro del porto, dopo le recenti proteste dei portuali in cassa integrazione. I parlamentari M5s sottolineano: “Come ha evidenziato De Masi, ci sono due problemi importanti, in proposito. Il primo è, con un progressivo declino del porto, il futuro dell’occupazione e quindi dell’economia calabrese; il secondo è la necessità di contrastare l’attività criminale, che impedisce lo sviluppo dell’area”. Secondo i due esponenti M5s, “sul porto di Gioia Tauro si gioca, in larga misura, la credibilità del governo nazionale e la forza del governo regionale”. “La situazione – proseguono i parlamentari M5s – è molto seria e potrebbe rapidamente sfuggire di mano. La politica vada ai fatti. Bisogna anzitutto contrastare la criminalità organizzata, combattendola sul fronte dell’economia. Questo significa che occorre investire sul porto, in modo da assicurare lavoro e possibilità di crescita, in un’area ancora dimenticata e da sempre sfruttata per interessi di alcuni potentati, senza ricadute positive per la popolazione”. “Ci auguriamo – concludono Nesci e Morra – che al più presto ci sia un incontro specifico, per iniziativa del governatore Oliverio, con il coinvolgimento di tutti i parlamentari calabresi”.