Milano – Un’intesa politica per rilanciare il porto di Taranto e studiarne il collegamento ottimale con quello di Gioia Tauro, in modo da sfruttare il maggiore traffico merci che verra’ dal nuovo canale di Suez e’ stata raggiunta dai governatori della Basilicata Marcello Pittella e della Puglia Michele Emiliano, in un recente incontro a Nova Siri. A Taranto c’e’ da rimediare all’esito fallimentare dell’accordo di programma firmato nel 2008 dalla Regione Puglia con la societa’ Taranto Container Terminal (Tct, controllata dalla coreana Evergreen e dalla cinese Hutchison Wampoa) che avrebbe dovuto condurre, entro due anni, alla ristrutturazione dello scalo tarantino per permettere l’attracco delle super-portacontainer che sono ormai lo standard internazionale di questo tipo di trasporti. I lavori, nonostante gli impegni, non sono mai partiti e quel traffico e’ stato intercettato dal porto greco del Pireo, ad Atene.
L’intesa su Taranto tra Pittella ed Emiliano guarda, in realta’, a tutte le infrastrutture di comune interesse, a partire dal potenziamento della ferrovia Bari Matera, che dovrebbe accorciare sotto l’ora i tempi di percorrenza dei 60 chilometri del tracciato, ora d i 90 minuti, e allunga i progetti verso Gioia Tauro che dovrebbe essere pero’ collegata via strada verso lo snodo di Candela, sull’Autostrada Napoli-Canosa, visto che anche il nuovo governatore calabrese Oliverio ha confermato di voler promuovere il rilancio del porto e ha sottoscritto a fine luglio l’accordo per la proroga della cassa integrazione dei dipendenti per dar modo di sviluppare i contatti in corso con il colosso italiano dei container Msc.