Rifiuti: “Riciclo” nel Messinese, arrestati ex senatore e sindaco

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Messina – Corruzione e peculato sono i reati ipotizzati nell’ambito dell’operazione “Riciclo” condotta dalla Guardia di Finanza di Messina. L’indagine, che ruota attorno alla discarica di rifiuti di Mazzarra’ Sant’Andrea (Messina), ha portato alla notifica di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del sindaco del centro tirrenico, Salvatore Bucolo. Ai domiciliari anche l’ex senatore Lorenzo Piccioni, amministratore della societa’ che gestisce la discarica, la Tirrenoambiente. L’ordinanza, emessa dal gip Danilo Maffa della procura di Barcellona pozzo di Gotto, e notificata dai finanzieri del Nucleo di polizia tributaria riguarda anche altri due ex amministratori della societa’. L’operazione riguarda un filone d’indagine avviato da diverso tempo dalla Procura di Barcellona sui rapporti tra il Comune tirrenico e la societa’ che gestisce la discarica di rifiuti.

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La misura cautelare nei confronti di del sindaco Bucolo e di uno degli amministratori pro tempore, Giuseppino Innocenti, prevede la detenzione in carcere, mentre Giuseppe Antonioli e Piccioni, senatore fino al 2013 nella XVI legislatura, membro della Commissione parlamentare d’inchiesta sul ciclo dei rifiuti e sulle attivita’ illecite ad esso connesse, sono stati ristretti ai domiciliari. Eseguiti inoltre sequestri per circa 3,5 milioni. Gli amministratori coinvolti avrebbero nel tempo omesso di trasferire somme al Comune di Mazzarra’, facendo permanere illegittimamente nella disponibilita’ societaria piu’ di 2,8 milioni di euro, di cui circa un 1,5 milioni oggetto di un indebito accordo transattivo con il Comune. Dal marzo 2007 la Tirrenoambiente avrebbe illegittimamente rideterminato la tariffa per opere di mitigazione ambientale, riducendola di quasi il cinquanta per cento, mantenendo tale nuovo importo sino al novembre 2014, e causando cosi’ un danno patrimoniale al Comune di oltre dodici milioni e mezzo di euro, quali somme mai riscosse nei confronti degli altri Comuni conferitori. Per il ruolo svolto, l’attuale sindaco avrebbe ricevuto dagli amministratori pro-tempore 33.000 euro. Un sistema di tangenti che ha visto anche il raggiro da parte del primo cittadino dell’anziano parroco della Chiesa di Santa Maria delle Grazie.

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Le indagini effettuate, realizzate anche mediante accertamenti bancari, attivita’ tecniche, perquisizioni domiciliari e sequestri, hanno permesso di segnalare sponsorizzazioni e contributi ad associazioni sportive e culturali, concessi al fine ottenere la connivenza dei soggetti pubblici che avrebbero dovuto vigilare sulla corretta gestione della Tirrenoambiente. Significativo il contributo di oltre settecentomila euro a una piccola societa’ sportiva dilettantistica di Borgo Vercelli in Piemonte, di cui e’ stato rappresentante legale Innocenti. I finanzieri hanno peraltro denunciato sei dipendenti pubblici o ex amministratori comunali per abuso e omissione di atti d’ufficio. Eseguiti sequestri preventivi, anche nella forma “per equivalente” a carico degli arrestati e di un quinto soggetto, altro amministratore delegato pro tempore della Tirrenoambiente, indagato per peculato e corruzione.

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