Cosenza – “Come Commissione abbiamo aperto un’inchiesta sull’antimafia, proprio perche’ riteniamo che casi come quello della Girasole siano emblematici”. Lo ha detto, a Rende, la presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosi Bindi, parlando dell’assoluzione, in primo grado, dell’ex sindaco di Isola Capo Rizzuto, Carolina Girasole. La Bindi sta partecipando ad un incontro al quale e’ presente anche l’ex PD Stefano Fassina. “Prima e’ stata esaltata come simbolo antimafia e poi arrestata, dunque messaggi contraddittori – ha detto la Bindi – e con conseguenze molto serie sul piano personale e politico, quindi vogliamo capire di piu’ e intanto ci complimentiamo con lei”.
Antimafia: Bindi, Gratteri punto di riferimento prezioso
“Gratteri e’ un bravo magistrato, ma non tocca alla presidente dell’antimafia decidere cosa fanno i magistrati di questo Paese”. Lo ha detto, a Rende, la presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosi Bindi, rispondendo ad una precisa sollecitazione di un giornalista, che ha citato le parole di Nicola Gratteri, che avrebbe detto di essere troppo scomodo per diventare procuratore. “E’ un consulente della Commissione e un punto di riferimento molto prezioso – ha detto la Bindi – sicuramente e’ un magistrato scomodo, ma per fare la lotta alla ‘ndrangheta ci vogliono magistrati scomodi, politici scomodi e giornalisti scomodi”.
Riforme: Bindi, positivo accordo all’interno del Pd
“Chiaramente 82 milioni di emendamenti non aiutano a fare una buona riforma”. Lo ha detto oggi, a Rende (CS), la presidente della Commissione parlamentare antimafia Rosi Bindi, parlando degli emendamenti della Lega Nord. “Credo invece che sia una cosa buona che si sia trovato, all’interno del PD, un accordo per rendere elettivo il Senato – ha detto la Bindi – perche’ e’ giusto che siano i cittadini a scegliere i Consiglieri regionali e i senatori – cosi’ come spero che ci sia sempre piu’ collegialita’ nel partito, perche’ questa e’ la strada per fare sempre cose buone”.
Intercettazioni: Bindi, non mortificati diritti cittadini
“Siamo stati molto attenti a non mortificare i due diritti dei cittadini. Intanto il diritto che la magistratura abbia a disposizione tutti gli strumenti per fare le indagini, e le intercettazioni sono fondamentali, ma credo che lo strumento, da questo punto di vista sia rafforzato e non indebolito. E poi c’e’ la possibilita’ della pubblicazione, ma e’ giusto contemperare il diritto ad essere informati ma anche il diritto ad essere rispettati, da parte di quelle persone che non c’entrano niente con le inchieste e magari si vedono sbattute sui giornali senza che ci sia una vera possibilita’ di difesa”. Lo ha detto Rosi Bindi, parlando della nuova legge sulle intercettazioni.