Ponte sullo Stretto per i treni, scontro nel Governo

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Roma – E’ scontro nel governo sul Ponte sullo Stretto che dovrebbe essere realizzato solo per il traffico ferroviario. Il sottosegretario alle infrastrutture Umberto Del Basso De Caro apre alla proposta di Ncd, sostenuta dal ministro Alfano, di riconsiderare il progetto come opera ferroviaria. Dal canto suo il titolare del dicastero di Porta Pia, Graziano Delrio, gela i centristi: il dossier non e’ sul tavolo, ci sono altre priorita’.
Oggi il sottosegretario Del Basso De Caro, ha aperto alla valutazione della “opportunita’ di una riconsiderazione del progetto del Ponte sullo Stretto come infrastruttura ferroviaria, previa valutazione e analisi rigorosa del rapporto costi-benefici, quale possibile elemento di una strategia di riammagliatura del sistema infrastrutturale del Mezzogiorno”. E’ questa, infatti, la “riformulazione cui pervenire” della mozione Bianchi (Ap) a proposito degli interventi sulla Salerno-Reggio Calabria. Resta inteso, ha piu’ volte rilevato l’esponente di governo nell’esame delle altre mozioni in proposito, che il Ponte sullo Stretto in quanto tale e’ “un intervento che non e’ presente nell’agenda del governo e la cui complessita’ richiederebbe uno specifico approfondimento, che puo’ tranquillamente essere rimandato ad altro momento”. Da Palermo immediata arriva la risposta di Delrio. “Il sottosegretario Del Basso De Caro ha semplicemente accolto l’invito fatto al governo di valutare, se lo vorremo, l’opportunita’ di riguardare i costi e benefici di quel progetto. Dovremo valutare ma in questo momento il dossier non e’ sul mio tavolo, abbiamo dossier piu’ urgenti”. “Noi non abbiamo il dossier sul tavolo in questo momento – ha proseguito – se una forza politica o il Parlamento ci invita a valutare se un domani potremo riaprilo, noi non diciamo di no. Non abbiamo pregiudizi – ha concluso – la valutazione si fa sempre”. Sulla questione scoppia la polemica. Il M5S va all’attacco e per bocca del capogruppo del Movimento 5 Stelle Senato, Gianluca Castaldi, di quello in Commissione Trasporti e Lavori Pubblici, Andrea Cioffi, afferma: “La maggioranza del governo Renzi e’ in balia dei deliri al cemento di Ncd di Alfano. Oramai rassegnato a percentuali da prefisso telefonico al centro e al nord, il partito di Alfano cerca di raccattare qualche voto clientelare rilanciando progetti folli e costosi che possono trovare consenso solo tra chi lucra sul progetto dell’inutile Ponte di Messina”.

Sorpreso il presidente di Sel Nichi Vendola. “Non ci posso credere, dalle parti Palazzo Chigi vogliono continuare a gingillarsi con il ponte sullo Stretto. Un’opera inutile, dannosa, delirante. Un giorno un favore a Verdini e ai suoi seguaci, il giorno successivo un favore ad Alfano e ai suoi. Davvero un cambiar verso… “.
A difesa dell’iniziativa invece Vincenzo Garofalo, deputato di Area Popolare e vicepresidente della Commissione Trasporti alla Camera. “L’ok del Governo alla nostra mozione sul progetto del Ponte sullo Stretto e’ un segnale positivo che si muove nella direzione giusta, ovvero quella di riconsiderare finalmente questa opera infrastrutturale come strategica per il Mezzogiorno. Si tratta di un primo passo ma e’ certamente un segnale di attenzione importante da parte del Governo verso il Sud ed il suo rilancio”. “E’ tempo che si torni a parlare del Ponte sullo Stretto, con un approccio nuovo e maggiormente costruttivo, senza demonizzazioni inutili e dannose. Il Ponte sullo Stretto e’ un’opera importante, necessaria ed utile per il Mezzogiorno e la sua crescita ed e’ per questo che Area Popolare andra’ avanti con la sua proposta di legge al riguardo. Quello che chiediamo e’ che si vada avanti sul merito e non sul pregiudizio, sciogliendo ogni nodo possibile, costi ed impatto, ricordandoci pero’ tutti che esiste uno studio ed un progetto che ha gia’ affrontato e risolti tali nodi” conclude. Nonostante la presa di distanza di Delrio, in serata, il ministro dell’Interno Alfano rilancia: “Oggi e’ un giorno importante per la Sicilia e per l’Italia: si riparte col ponte sullo Stretto. Abbiamo ottenuto un ok dalla maggioranza e dal governo in aula. Il Sud torna protagonista nell’agenda di governo e non con un tema importantissimo, e dunque solo simbolico, ma importantissimo e possibile ricaduta economica per la nostra isola. Era un qualcosa che si era fermato e noi l’abbiamo rimesso in cammino”. “Intanto si riparte col ponte e questa e’ una notizia… Apprezzo molto il comportamento di una sinistra riformatrice che si rende conto del valore strategico del sostegno al ponte sullo Stretto e all’economia di un’intera area del nostro Paese. Del resto i corridoi dell’alta velocita’, quando si parla del Berlino-Palermo oppure del Berlino-Sicilia, non possono fermarsi a Reggio Calabria. Questo e’ un punto strategico essenziale che fara’ del ponte un’opera attorno alla quale si rimettera’ in cammino un intero pezzo del nostro Paese”.