Rai3: “I Dieci Comandamenti”, tornano in Calabria

iannaccone-domenicoRoma – Venerdi’ 30 ottobre alle 22.55 su Rai3 va in onda una nuova puntata de “I dieci comandamenti”. “Terra di nessuno” e’ il titolo del terzo appuntamento con le inchieste morali di Domenico Iannacone. Al centro del viaggio questa settimana un pezzo d’Italia abbandonato a se stesso. Domenico Iannacone torna in Calabria nella Piana di Gioia Tauro e nelle campagne di Rosarno per raccontare i problemi e le storie di chi ci vive. A quattro anni dalla rivolta degli immigrati le condizioni di vita dei braccianti agricoli non sono cambiate: miseria e sfruttamento regolano la vita di migliaia di persone che ogni anno si riversano nelle campagne per i raccolti stagionali. Da una parte la poverta’ e dall’altra la solidarieta’: Bartolo un piccolo commerciante della zona sta dedicando la sua vita agli immigrati senza chiedere nulla alle istituzioni. Nella Terra di nessuno vivere e lavorare onestamente e’ quasi impossibile. Michele Albanese e’ un giornalista che da un anno vive sotto scorta per aver denunciato con i suoi articoli le cosche della ‘ndrangheta locale. Oggi ha perso la liberta’ di fare il suo lavoro e di raccontare la verita’. Antonino De Masi e’ un imprenditore che si e’ sempre ribellato al pizzo e alla sopraffazione e prima di lui suo padre. La sua azienda, una piccola eccellenza nel campo della meccanica agricola, ha subito innumerevoli attentati. Oggi la sua famiglia si e’ dovuta allontanare dalla Calabria per motivi di sicurezza, mentre lui resiste insieme ai suoi operai. Per continuare a produrre pero’ e’ dovuto intervenire l’Esercito, il suo stabilimento da mesi e’ presidiato notte e giorno dai militari. Salvatore Barbagallo invece ha perso tutto. Faceva l’imprenditore ed ora vive in poverta’. La ‘ndrangheta lo ha per anni perseguitato fino a farlo fallire. Per vivere oggi e’ costretto a fare il badante e a chiedere aiuto alla Caritas. La Terra di nessuno non e’ un luogo immaginario ma una parte del nostro Paese abitata da uomini e donne che attraverso le loro storie chiedono di non essere dimenticati.