Rifiuti: Ispra, 165 euro costo medio annuo gestione per abitante

rifiuti_132709-1Roma – Nel 2014, il costo medio annuo pro capite di gestione del servizio di raccolta dei rifiuti urbani risulta di 165,09 euro/abitante per anno, di cui 60,41 euro per la gestione dei rifiuti indifferenziati, 44,79 euro per la gestione delle raccolte differenziate, 22,39 euro per lo spazzamento stradale. Lo dice il rapporto Ispra presentato oggi al ministero dell’Ambiente. L’Ispra da anni analizza i dati economici relativi ai costi di gestione dei servizi di igiene urbana. E risulta che nel 2014, anche in virtu’ della legislazione vigente, che prevede che i costi dei servizi di igiene urbana siano interamente coperti dai cittadini, la percentuale di copertura dei costi ha raggiunto il 99,5%. Si pensi che solo nel 2001 era dell’83,5%. Al raggiungimento di tale percentuale di copertura ha contribuito la diminuzione dell’evasione della tassa sui rifiuti soprattutto nelle regioni del sud Italia. Le medie dei costi sono differenti da regione a regione. A livello di macroarea geografica risultano di 148,28 euro al Nord, 208,94 euro al Centro e 165,21 euro al Sud. Il costo unitario nazionale medio per kg di rifiuto risulta, invece, di 0,23 euro/kg per la gestione dei rifiuti indifferenziati e di 0,19 euro/kg per la gestione delle raccolte differenziate. A livello di area geografica, il costo per kg di gestione dei rifiuti indifferenziati e’ di 0,22 euro al Nord e al Centro e di 0,25 euro al Sud, mentre il costo di gestione dei rifiuti differenziati e’ di 0,15 euro al Nord, 0,22 euro al Centro e 0,26 euro al Sud. Se a tali costi si aggiungono i costi generali del servizio, il costo medio di gestione di 1 kg di rifiuto risulta di 0,33 euro/kg (0,30 euro al Nord, 0,37 euro al Centro e al Sud). Il rapporto Ispra rileva che estrapolando i dati dei costi unitari per abitante, si puo’ stimare per il 2014 un costo complessivo nazionale di gestione dei servizi di igiene urbana di 10 miliardi di euro, di cui 3,8 miliardi per la gestione dei rifiuti indifferenziati, 2,7 miliardi per le raccolte differenziate e 1,4 miliardi per lo spazzamento stradale.

L’Ispra ha inoltre messo a punto la raccolta completa di open data sulla produzione e gestione dei rifiuti urbani nazionali a livello comunale. Per sapere quanti rifiuti produce il proprio comune o se li differenzia, basta collegarsi alla piattaforma http://www.catasto-rifiuti.isprambiente.it/ e selezionare il proprio tra gli oltre 8000 comuni italiani. Il valore aggiunto di questa nuova banca dati e’ il raggiungimento del massimo livello di disaggregazione, che va dal singolo comune al dato nazionale (meno del 4% sono aggregati per comunita’ montana). Le informazioni sono suddivise anche per frazione merceologica (carta, legno, plastica, rifiuti elettronici ecc.) e la copertura temporale parte dall’anno 2010. Tali informazioni sono acquisite, elaborate e pubblicate dall’Ispra grazie al contributo delle sezioni regionali del Catasto e, in generale, di tutti i soggetti pubblici detentori dell’informazione, nonche’ attraverso il Modello Unico di Dichiarazione ambientale (MUD). Tra le tante informazioni contenute nel report, anche i dati relativi alla gestione dei rifiuti urbani e, in particolare, al compostaggio, alla digestione anaerobica, al trattamento meccanico biologico, all’incenerimento, allo smaltimento in discarica ed all’import/export.