Migranti: cimitero a Tarsia, lunedi’ ne parla la radio vaticana

cimitero-tarsia-csCatanzaro – Il Vaticano plaude al cimitero internazionale dei migranti e con la Radio Vaticana scende in campo e sceglie, significativamente, il giorno dei defunti per dedicare una trasmissione e far conoscere in tutto il mondo questa grande iniziativa umanitaria universale. Il programma, condotto dal giornalista Fabio Colagrande, andra’ in onda in diretta, lunedi’ 2 novembre, pochi minuti dopo le 13. In collegamento telefonico dalla Calabria ci saranno Mons. Salvatore Nunnari, Vescovo emerito di Cosenza e Presidente uscente della conferenza episcopale calabra, il leader del Movimento Diritti Civili, Franco Corbelli, promotore, ininterrottamente da oltre due anni(dalla tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013), di questa importante opera umanitaria e il sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, che e’ il comune del cosentino dove sorgera’ il cimitero internazionale dei migranti, su un’area di quasi 10 mila metri quadrati, in un luogo di grande valore simbolico, a poca distanza dall’ex campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, il piu’ grande lager italiano costruito dal Fascismo durante la seconda guerra mondiale, che si caratterizzo’ per la grande umanita’ della gente del luogo, nonostante la crudelta’ della guerra e la ferocia delle leggi razziali. Corbelli, che e’ stato personalmente contattato da Radio Vaticana, esprime “grande soddisfazione per l’intervento del Vaticano” e definisce “quello della Radio della Santa Sede il riconoscimento e il contributo piu’ importante per la realizzazione del cimitero internazionale dei migranti”. “Voglio personalmente ringraziare Papa Francesco per l’attenzione e l’aiuto che la Chiesa e la Radio Vaticana daranno per il raggiungimento di questo storico traguardo umanitario. E’ molto importante – dice Corbelli – che Papa Francesco e la Chiesa abbiano deciso di occuparsi e sostenere, con la Radio Vaticana, questa grande opera umanitaria. Soprattutto in questo momento, di continui drammatici naufragi e di dolore, e’ assolutamente indispensabile e urgente realizzare il cimitero internazionale dei migranti. Per dare una degna sepoltura a tutte le vittime delle tragedie del mare, ad iniziare innanzitutto dai tanti bambini che continuano a perdere la vita nei tragici naufragi. E proprio ad uno di questi bambini, il piccolo siriano Aylan Kurdi, diventato il simbolo dell’orrore dell’immigrazione, sara’ intitolato il cimitero internazionale dei migranti”.