Prostituzione: tre “case chiuse” sequestrate a Crotone

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Crotone – I carabinieri della Compagnia di Crotone hanno sequetsrato tre appartamenti nel centro della cittra’ all’interno dei quali veniva effettuata l’attivita’ do prostituzione. Il primo e’ stato scoperto in via Pastificio dove i carabinieri, dopo aver ascoltato alcuni clienti appena usciti dalla casa, hanno fatto irruzione trovandovi all’interno due donne della Repubblica Dominicana, una delle quali ancora intenta a prendersi cura del suo cliente. Dalla perquisizione dell’immobile, di proprieta’ di un imprenditore cirotano, sono stati rinvenuti e sequestrati quasi 4000 euro che erano occultati nella biancheria intima indossata dalle prostitute e numeroso materiale informatico, cellulari e tablet. I carabinieri hanno fatto quindi irruzione in un apartamento in via San Francesco dove hanno sorpreso una donna venezuelana ed un travestito brasiliano intenti a dedicare le loro attenzioni ad un 60enne crotonese; sono stati sequestrati diversi cellulari e tablet e circa 1000 euro. E’ stato quindi stato ascoltato il proprietario dell’immobile che allo stato attuale e’ rislutato estraneo ai fatti. Anche nel terzo appartamento, in un vicoletto adiacente a piazza Mantegna, attiguo al parcheggio delle Poste centrali, i militari hanno trovato una donna ed un travestito brasiliani. Il cliente sorpreso all’interno, come tutti gli altri ascoltati in qualita’ di testimoni, ha confermato di aver reperito il numero delle prostitute su un sito internet di annunci e di aver contrattato l’onorario della prestazione per telefono. In questa circostanza i militari hanno raccolto sufficienti elementi per denunciare in stato di liberta’ alla Procura della Repubblica di Crotone un quarantenne del posto, sospettato di favorire lo sfruttamento delle prostitute. Le tariffe per le prestazioni oscillavano dai 50 agli 80 euro. All’interno dei tre appartamenti e’ stato trovato tutto il necessario per l’esercizio della prostituzione: centinaia di preservativi, olii, oggettistica varia; elementi comuni ai tre immobili l’assoluta carenza igienica degli ambienti, tra sporcizia e scarafaggi che circolavano liberamente e la lamentela da parte di molti clienti sull’assoluta discordanza tra le fotografie postate sui siti a corredo degli annunci ed il reale aspetto delle signorine che ricevevano all’interno delle case. Ulteriori accertamenti dei carabinieri sono in corso per identificare i soggetti coinvolti nella vicenda che presupporrebbe una organizzazione a livello logistico ed operativo di un certo livello e sulla regolarita’ della presenza sul territorio nazionale delle 6 prostitute identificate. I proprietari dei tre immobili verranno in ogni caso segnalati alla Agenzia delle Entrate in relazione alla totale assenza di documentazione fiscale in merito agli affitti in atto.

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