‘Ndrangheta: pm, voti a Zambetti da potente associazione armata

tribunale-milano-041115Milano – Una “potente associazione armata”: cosi’ il pm di Milano Giuseppe D’Amico ha definito nella sua requisitoria il gruppo criminale che avrebbe aiutato l’ex assessore regionale lombardo Domenico Zambetti a essere eletto nelle fila del Pdl nel 2010. Prima di chiedere la sua condanna a dieci anni di carcere, il pm ha sottolineato la “completa disponibilita’ dell’assessore ad accontentare le richieste” del presunto boss Eugenio Costantino e di Giuseppe D’Agostino, presunto portavoce dei clan, gia’ condannato in appello col rito abbreviato per questa vicenda a 8 anni e 8 mesi di carcere. La “compromissione” tra un “esponente di spicco della Regione Lombardia e gruppi politici mafiosi e’ durata fino agli arresti”, ha aggiunto il magistrato, secondo il quale ci sarebbe stato un “grave tentativo di Costantino e dei suoi complici di alterare le elezioni Comunali a Milano e a Rho”. Il pm ha chiesto le attenuanti generiche solo per due imputati: Ciro Simonte, perche’ ha avuto un “ruolo solo esecutivo” e l’ex sindaco di Sedriano Alfredo Celeste, la cui condotta si sarebbe limitata a “promesse mai concretizzate”. Per D’Amico, non sono invece “meritevoli delle generiche” Zambetti, Crespi e Scalambra, che “hanno tutti teso a difendersi arrampicandosi sugli specchi”. “Costantino ha un lievissimo disturbo di personalita’ – ha spiegato il pm – che non ha nessuna rilevanza e non ha affievolito la sua responsabilita’ perche’ ha sempre mostrato lucidita’ e furbizia non comune nella realizzazione dei reati”. Piu’ in generale, il rappresentante della pubblica accusa ha parlato di “reati estremamente gravi” compiuti da “una potente associazione armata capeggiata da Sabatino Di Grillo (condannato in abbreviato a 10 anni e dieci mesi) che andava a fare estorsioni anche a Bergamo e a Brescia”. Il processo, davanti all’ottava sezione penale, e’ stato rinviato al prossimo 25 novembre.