Consorzi bonifica: lavoratori in ‘agitazione’, sit-in a fine mese

Cgil-Cisl-UilCatanzaro  – I sindacati Fai Cisl, Flai Cgil e Uilbi Uil hanno dichiarato lo stato di agitazione dei lavoratori dei Consorzi di bonifica della provincia di Catanzaro, che si sono autoconvocati per la mattina del 29 febbraio alla cittadella regionale. Le organizzazioni sindacali, rappresentate da Daniele Gualtieri (Fai Cisl), Caterina Vaiti (Flai Cgil) e Aldo Turquassio (Uilbi Uil) hanno assunto questa decisione a seguito del mancato riscontro alle numerose richieste di incontro rivolte al presidente della Regione, Mario Oliverio, riguardo alla piu’ generale e difficile situazione in cui versano i Consorzi di bonifica calabresi ed in particolare quelli del territorio di Catanzaro. “Le motivazioni – si legge in una nota – riguardano i notevoli ritardi dei pagamenti dei dipendenti, in alcuni casi l’avviamento delle procedure di licenziamento collettivo, la riduzione dei livelli occupazionali dei lavoratori del settore irriguo e della rete di colo, risiede nella difficile situazione economico finanziaria che i Consorzi di bonifica, stanno attraversando da diversi anni e che e’ principalmente riconducibile alla drastica riduzione dei trasferimenti regionali a titolo di contributi per la manutenzione delle opere pubbliche di bonifica (ex L.R. 26/75) e degli impianti irrigui consortili (ex L.R.11/2003). Le organizzazioni sindacali ricordano che fino a cinque anni fa la Regione, per la suddetta attivita’ manutentiva, garantiva agli enti consortili l’erogazione di contributi annui. Tali importi sono stati ridotti fino ad arrivare, nel 2015 e nel bilancio di previsione 2016, all’azzeramento dei capitoli del bilancio regionale dedicati a tali finalita’”.

“I dati economico finanziari dei Consorzi di bonifica – proseguono i sindacati di categoria – evidenziano come la crisi degli enti non sia dovuta ad una temporaneita’ di eventi negativi, ma ad una strutturale riduzione dei trasferimenti di risorse finanziarie da parte della Regione, principale ente finanziatore, che impone ai Consorzi di rivedere il proprio assetto organizzativo al fine di garantire l’equilibrio finanziario degli stessi. Si e’ avuto modo di constatare che la stessa situazione di difficolta’ e’ presente anche in altri Consorzi di bonifica della Calabria, che continuano con difficolta’ a garantire le attivita’ irrigue e reti di colo, senza pero’ avere nessun contributo dalla Regione, con inevitabili quanto preoccupanti ripercussioni sulle garanzie occupazionali del comparto che vengono messe annualmente in discussione dalle amministrazioni consortili. E’ notizia dei giorni scorsi che anche le attivita’ irrigue dei Consorzi di bonifica del territorio di Catanzaro, sono a forte rischio a causa delle difficolta’ economiche finanziarie, con ripercussioni negative sull’erogazione dei servizi e sulle garanzie occupazionali di diverse unita’ lavorative, nonche’ della salvaguardia e sicurezza del territorio. La mancanza di un doveroso “sostegno finanziario” da parte della Regione, peraltro previsto inequivocabilmente da specifiche leggi regionali – cpncluda la nota dei sindacati – non consente a detti enti di prevedere una regolare programmazione pluriennale ben strutturata che punti sulla qualita’ dei servizi che dovrebbero essere garantiti alle aziende agricole e al territorio, principali beneficiari delle attivita’ poste in essere dai Consorzi di bonifica e previste dalla normativa di indirizzo nazionale e regionale (legge n. 11 del 2003)”.