Lamezia Terme – Corre il 16 ottobre 2005, è domenica, in Calabria si vota per le primarie de L‘Unione. Paolo Rosario De Stefano, Paolo Schimizzi (scomparso nel 2008) e Pasquale Libri, vale a dire tre capi dei capi delle ‘ndrine calabresi, si incontrano nei pressi del bellissimo Santuario di Sant’Antonio. Del vertice si è parlato in numerosi processi, ma le foto non erano mai uscite prima. A scovarle sono stati Klaus Davi, che ha realizzato un servizio per il programma di Rai Uno “Storie Vere”, e la TgR Calabria, guidata da Alfonso Samengo. L’incontro in questione è stato al centro di numerose valutazioni processuali basate su testimonianze, poiché non risultano agli atti dei processi intercettazioni ambientali di quella storica riunione. Il Sole 24 Ore sostenne a più riprese che i tre parlarono dell’imminente omicidio di Francesco Fortugno (l’allora vice presidente della regione Calabria), consumato a Locri solo poche ore dopo il vertice di ‘Ndrangheta, citando in merito una relazione della Questura (http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2011/10/14/omicidio-fortugno1-la-commissione-antimafia-riapre-il-caso-vuole-sentire-lex-capo-della-squadra-mobile-di-reggio/). Processi successivi – in particolare quello denominato Testamento – chiarirono invece che i tre parlarono solo di soldi e non affrontarono mai il tema Fortugno. Resta il fatto che le immagini certificarono la prova che esistesse una cupola della ‘Ndrangheta che decideva strategie criminali e omicidi.
Napoli: cosche reggine sapevano dell’omicidio Fortugno
“E’ inimmaginabile, da come conosco io le cosche reggine, che non fossero a conoscenza dell’imminente omicidio Fortugno. È impensabile che un omicidio di questa portata sia avvenuto senza nessun accordo a monte: conoscendo come agiscono le cosche della ‘ndrangheta reggina, ci sarebbero state delle conseguenze tra le varie ‘ndrine”, lo ha dichiarato Angela Napoli, ex vicepresidente della Commissione Parlamentare Antimafia, al TGR Calabria, il tg regionale Rai, commentando le foto del vertice ‘ndranghetista tra Paolo Schimizzi, Rosario De Stefano e Pasquale Libri, risalenti al 16 ottobre 2005, giorno dell’omicidio di Francesco Fortugno, allora vice presidente della Regione Calabria. “”E’ la prima volta che le vedo, anche perché non sono mai pervenute né si è mai argomentato in tal senso in Commissione Parlamentare Antimafia”, ha concluso l’onorevole Napoli.
Lamezia Terme – Corre il 16 ottobre 2005, è domenica, in Calabria si vota per le primarie de L‘Unione. Paolo Rosario De Stefano, Paolo Schimizzi (scomparso nel 2008) e Pasquale Libri, vale a dire tre capi dei capi delle ‘ndrine calabresi, si incontrano nei pressi del bellissimo Santuario di Sant’Antonio. Del vertice si è parlato in numerosi processi, ma le foto non erano mai uscite prima. A scovarle sono stati Klaus Davi, che ha realizzato un servizio per il programma di Rai Uno “Storie Vere”, e la TgR Calabria, guidata da Alfonso Samengo. L’incontro in questione è stato al centro di numerose valutazioni processuali basate su testimonianze, poiché non risultano agli atti dei processi intercettazioni ambientali di quella storica riunione. Il Sole 24 Ore sostenne a più riprese che i tre parlarono dell’imminente omicidio di Francesco Fortugno (l’allora vice presidente della regione Calabria), consumato a Locri solo poche ore dopo il vertice di ‘Ndrangheta, citando in merito una relazione della Questura (http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2011/10/14/omicidio-fortugno1-la-commissione-antimafia-riapre-il-caso-vuole-sentire-lex-capo-della-squadra-mobile-di-reggio/). Processi successivi – in particolare quello denominato Testamento – chiarirono invece che i tre parlarono solo di soldi e non affrontarono mai il tema Fortugno. Resta il fatto che le immagini certificarono la prova che esistesse una cupola della ‘Ndrangheta che decideva strategie criminali e omicidi.
