Lamezia Terme – “Il testimone di giustizia Tiberio Bentivoglio e la sua famiglia vanno concretamente protetti con ulteriori mezzi, come dimostrano i fatti inquietanti delle ultime ore”. Lo dichiara la deputata M5s Dalila Nesci che, in merito all’incendio doloso che ha distrutto il negozio di articoli per gravidanza e prima infanzia dell’imprenditore reggino, ha presentato un’interrogazione parlamentare rivolta ai ministri della Giustizia e dell’Interno. “Proprio come nel caso – continua la deputata – dell’imprenditore antimafia Nino De Masi, accanto alle minacce di morte e agli attentati della criminalita’ organizzata Bentivoglio ha dovuto fronteggiare anche la vergognosa assenza dello Stato, in clamoroso ritardo nell’erogazione del fondo per le vittime del racket”. “E’ questa la ragione per cui – sottolinea Nesci – ho chiesto ai ministri Orlando e Alfano di intervenire nei fatti in soccorso all’imprenditore, per troppo tempo abbandonato dalle istituzioni e lasciato solo, vittima del vergogno sistema bancario, che ha concorso a stritolarlo”.
Nesci conclude: “La questione e’ di una gravita’ assoluta: tocca lo Stato come garante del lavoro, del risparmio e della giustizia reale. Il governo non puo’ piu’ giocare, altrimenti la Calabria sara’ desertificata dalla ‘ndrangheta”.
La segreteria regionale della Cgil, in una nota, sottolinea che “l’attentato incendiario compiuto nei confronti dell’imprenditore e testimone di giustizia Bentivoglio ha richiamato in piazza, rispondendo all’appello del Sindaco, numerosi cittadini, associazioni, sindacati, giovani uniti nel respingere le azioni soffocanti e intimidatorie della ‘ndrangheta. Dopo la manifestazione di Cgil, Cisl e Uil, quella di ieri sera e’ una ulteriore conferma della volonta’ di cambiare di Reggio di combattere la ‘ndrangheta. Lo Stato e il Governo – scrive il sindacato – non lascino da soli Reggio e i cittadini che vogliono cambiare. Speriamo che sia messa in moto una nuova primavera reggina, democratica e antindranghetista: ora va combattuta la battaglia e intensificata l’azione repressiva e le politiche degli investimenti per creare lavoro. Aiutiamo tutti Bentivoglio a riprendere la propria attivita’ e per quanto ci riguarda parteciperemo a tutte le azioni di solidarieta’ concrete. Il Presidente Oliverio e la Giunta regionale – chiede la Cgil – si impegnino e sostengano l’impresa di Bentivoglio cosi’ come si e’ fatto con l’impresa di De Masi a Gioia Tauro. La giunta regionale e il presidente facciano sentire la propria voce, a sostegno delle forze che si stanno battendo e di Bentivoglio, uscendo dal silenzio”.