Crisi: Cgil-Cisl-Uil, la Calabria chiede interventi strutturali

Cgil-Cisl-UilCatanzaro – “Le condizioni economiche e sociali della Calabria impongono decisioni urgenti e non piu’ procrastinabili. A giudizio di Cgil, Cisl, Uil Calabria e’ arrivato il momento che il Governo metta in campo provvedimenti concreti e strutturali verso la nostra regione, in questi anni falcidiata dalla crisi, con un pericoloso arretramento anche nei confronti delle altre aree dello stesso Mezzogiorno. In questo senso il ciclo di programmazione comunitario 2014-2020, gia’ operativo, rappresenta una grande opportunita’, ma da solo non basta. Lo affermano i segretari generali di Cgil, Michele Gravano, Cisl, Paolo Tramonti, e Uil, Santo Biondo. “E’ urgente che il Governo nazionale – aggiungono – dia concreta attuazione al Masterplan sottoscrivendo al piu’ presto il relativo accordo istituzionale con la Regione Calabria in modo da avviare un serio piano di investimenti in grado di rilanciare ed incidere su sviluppo e occupazione. Ulteriori ritardi non sono accettabili. Da parte del Governo e del suo premier ci aspettiamo inoltre segnali concreti sulla vicenda della sanita’. Quanto sta accedendo e’ grave e paradossale se si considera che i problemi del comparto continuano a non trovare soluzione, come dimostrano i dati sull’emigrazione verso le altre Regioni, lo stato dei pronto soccorso, le liste d’attesa, i bassi livelli di efficienza del sistema”.
“Tutto cio’ – secondo Grvano, Tramonti e Biondo – suggerirebbe di ricercare condizioni positive e non il clima da rissa che si e’ inspiegabilmente instaurato e che sta complicando ulteriormente le cose. E’ lecito domandarsi se e’ possibile assumere decisioni ed emanare atti, l’ultimo sulla riorganizzazione della rete ospedaliera che, a giudicare dalla generale levata di scudi a tutti i livelli, si sono rivelati sbagliati nel metodo e nel merito. Su un punto cosi’ delicato, come quello della sanita’, il Governo non puo’ girarsi dall’altra parte ma prendere atto dei tanti fallimenti e dare segnali di svolta e discontinuita’, a partire dal giudizio nettamente negativo nei confronti del Commissario Scura che ripropone il superamento della fase di commissariamento, che peraltro non ha portato finora a nessun risultato, se non a divisioni e malcontento con il paradosso che i cittadini calabresi sono costretti ad una tassazione altissima per un servizio nei fatti inesistente. Cosi’ come un cambio di rotta rispetto al passato si richiede anche al Governo Regionale, dato che il management che guida le Asp e le Ao, di emanazione regionale, non ha recuperato la gestione delle aziende all’interesse generale della sanita’ calabrese. Nell’immediato su queste due questioni – Masterplan e sanita’ – si misura la reale volonta’ del Governo di venire incontro ai bisogni dei calabresi – concludono i segretari delle organizzazioni sindacali – stanchi ormai delle vuote promesse e dei tanti proclami che in tutti questi anni non hanno portato a nulla”.