Consorzi bonifica: Manno, senza fondi dovremo licenziare

manno-grazioso-lavCatanzaro – Se non si interviene subito, dovremo licenziare 11 dipendenti, e non potremo assicurare 101 giornate lavorative ai nostri operai stagionali che da anni operano sulla rete di colo”. Inizia cosi’ la lettera che il Presidente del Consorzio di Bonifica Grazioso Manno ha inviato al Presidente Oliverio, al Presidente Irto, al Prefetto di Catanzaro, agli assessori e consiglieri regionali e ai sindacati Flai-Cgil- Fai-Cisl e Uila-Uil. La soluzione proposta e’ un finanziamento da parte della Regione di 950.000 euro. “Non mi pare (anzi non e’) una cifra iperbolica – scrive Manno – tenuto conto che nel bilancio regionale 2016 sono previsti, tra l’altro, un lungo elenco di impegni di spesa. Tutti finanziamenti legittimi – tiene a precisare Manno – Il rovescio della medaglia e’ che a fronte di tutto cio’, i finanziamenti regionali a favore dei Consorzi di Bonifica, riguardanti la rete di colo, l’irrigazione e la manutenzione delle dighe regionali, – opere di bonifica di proprieta’ regionale – dal 2010 al 2014 sono andati via via diminuendo fino ad essere completamente azzerati nel 2015 e nel 2016. Da evidenziare inoltre che, dal 2012, le spese generali sulla Forestazione sono passate dal 10% al 3,5%. In totale, – e’ il commento – dal 2010 ad oggi, il Consorzio di Bonifica catanzarese ha visto venir meno circa 5.550.000 euro di contributi regionali. In questi anni, – prosegue Manno – abbiamo portato avanti, un nuovo percorso volto ad una sempre piu’ razionale, efficiente e trasparente gestione dell’Ente attuando una drastica ed incisiva spending review che, ritengo, non abbia eguali in Calabria. Nonostante cio’, – continua – la strutturale riduzione dei trasferimenti di risorse finanziarie da parte della Regione Calabria ha imposto al Consorzio di rivedere il proprio assetto organizzativo, al fine di garantire l’equilibrio finanziario dell’Ente. Abbiamo dovuto necessariamente attivare una procedura di licenziamento per 11 dipendenti e, per la manutenzione della rete di colo, non potremo quest’anno assumere i 44 operai stagionali che ogni anno svolgono un egregio lavoro su 130.000 ettari di territorio dei 56 Comuni con cui operiamo. Evitare i licenziamenti e assicurare dignitosamente almeno 101 giornate lavorative agli operai stagionali: e’ per questo – scrive – che ci stiamo battendo. Alla Regione – conclude – non chiediamo 90 milioni di euro, non chiediamo 9 milioni di euro: chiediamo solamente 950.000 euro. Salveremo cosi’, lo ripeto, 11 persone, eviteremo 11 disoccupati in piu’ ed assicureremo lavoro a 44 padri di famiglia. Nelle pieghe del Bilancio regionale e’ l’appello finale – si puo’ (dovrei dire si deve) trovare la soluzione”.