Incendio Porto Kaleo, Federalberghi si costituisce parte civile

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Catanzaro – “Ci sentiamo in dovere di esprimere tutta la nostra solidarietà e vicinanza umana all’amico e collega, Giovanni Notarianni, che per l’ennesima volta pare abbia conosciuto la mano pesante della criminalità organizzata. Se quanto successo troverà riscontro da parte degli organismi preposti all’accertamento dei fatti, non può che lasciarci sgomenti e, nello stesso tempo, colmi di rabbia e indignazione l’attentato che alcuni giorni fa ha distrutto il bar e il deposito del bellissimo villaggio Porto Kaleo a Steccato di Cutro”. Lo scrive in una nota Vittorio Caminiti, Presidente Federalberghi Calabria per il quale “si tratta, purtroppo, non di un episodio isolato bensì di una ennesima e selvaggia incursione ai danni del nostro federato e componente della giunta direttiva di Federalberghi Calabria”. Caminiti ricorda che “già negli anni scorsi, infatti, attorno a questa splendida struttura – meta d’eccellenza del turismo nella costa ionica crotonese – si sono mossi interessi criminali, con espliciti tentativi di estorsione da parte dei potenti clan. Noi, però, non ci rassegniamo, non rimaniamo in silenzio, non ci voltiamo dall’altra parte: ecco perché – aggiunge – la Federalberghi all’unanimità ha deciso di costituirsi parte civile nel procedimento giudiziario che, speriamo a breve, riuscirà a fare luce sull’accaduto e in quello in corso che è scaturito dopo le richieste estorsive. Una decisione – commenta Caminiti – forte che ci sentiamo di assumere in primis per difendere l’operato di una persona onesta, che ha fatto della trasparenza e dalla lontananza a sistemi criminali una cifra del proprio agire imprenditoriale. D’altro canto, l’adesione a Federalberghi impone a tutti gli associati un codice etico, a testimonianza di una sempre chiara e irreprensibile condotta”. Il Presidente Federalberghi Calabria spiega che “la scelta di costituirsi parte civile, però, risponde a un’altra esigenza, che è quella di proteggere un amico, un imprenditore perbene che – oggi – alla luce dell’attentato, rischia di subire ulteriori danni”. “Ci riferiamo – spiega ancora Caminiti – al danno d’immagine che l’amico Notarianni si trova a dover gestire nell’organizzazione dell’ormai imminente stagione estiva e nella relazione con istituti bancari e assicurazioni, di fronte ai quali oggi si trova in enorme difficoltà”. Ed a tal proposito, Caminiti, evidenzia che “le ricadute di essere vittime della criminalità organizzate sono molteplici e innescano un meccanismo perverso, in cui l’unico a farne le spese è proprio l’imprenditore intimidito. Le assicurazioni chiedono costi sempre più alti, le banche potrebbero chiudere le linee di credito. E , beffa delle beffe, tutto il lavoro di programmazione della stagione estiva rischia di saltare ed essere vanificato”. Per Caminiti non ci sono dubbi “il rischio, infatti, è che i tour operator possano fare un passo indietro di fronte alle terribili immagini del bar devastato dall’incendio. E gli stessi turisti – aggiunge – potrebbero esprimere preferenze per luoghi più “tranquilli” e lontani da ingranaggi criminali”. Secondo il Presidente Federalberghi “la Calabria non può permettersi di perdere neanche una presenza, figurarsi sguarnire un intero comprensorio: se porto Kaleo dovesse subire un calo di visitatori, infatti, è l’intero Crotonese a pagarne le spese; sarebbe un dramma collettivo e non solo di Notarianni”. Per Caminiti, “insomma, il quadro che ci troviamo di fronte è di assoluto allarme, rispetto al quale ci vuole una risposta alta e altra. Ci permettiamo, – prosegue – allora, di chiamare tutte le istituzioni competenti a fare quadrato attorno a Giovanni Notarianni. Ci riferiamo allo Stato, che deve garantire i giusti aiuti economici a chi è vittima ripetuta di attentati; alla Prefettura, affinché attivi tutte le contromisure necessarie a salvaguardare l’incolumità di cose e persone; alla Regione, perché abbracci la causa del villaggio Porto Kaleo, garantendo tutto il supporto necessario per una buona riuscita della stagione estiva”.

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