Intimidazioni: Bova, Falcomatà vero simbolo antimafia

Arturo-BovaReggio Calabria – “La Calabria da un po’ di tempo attraversa una delle fasi più difficili della sua storia democratica. Una fase che, se non affrontata con rimedi energici e tempestivi, rischia di ampliare la sfiducia dei cittadini nelle istituzioni e di acuire il disagio, la rabbia e l’insicurezza in tutti coloro che esercitato funzioni pubbliche o affermano, in ogni settore della società a partire dall’imprenditoria e dall’informazione, le ragioni della legalità e del rispetto delle regole contro ogni forma di sopruso, arroganza e intimidazione criminale”. E’ quanto afferma il presidente della Commissione contro la ‘ndrangheta del Consiglio regionale Arturo Bova, dopo aver appreso delle lettere di minaccia al sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà (“che io considero -sottolinea il presidente Bova – il vero simbolo dell’antimafia istituzionale di questa parte del Paese”) e dei colpi di pistola all’indirizzo del Popilia Country Resort dell’imprenditore Callipo. “Solidarietà a Falcomatà e a Callipo – aggiunge Bova – senz’altro. Ma è chiaro che, soprattutto dinanzi a questi ennesimi, gravi, atti scellerati che si consumano ai danni del noto imprenditore Pippo Callipo, mio amico personale da lungo tempo, e del sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà, la solidarietà di per sé non è più sufficiente. Dopo l’arrivo in Calabria del ministro degli Interni on. Alfano e della Commissione parlamentare antimafia, è assolutamente necessario che la questione dell’ordine pubblico e dell’invasività della criminalità organizzata in una regione già di per sé fragile, deve diventare una questione nazionale. Un argomento, insomma, che deve stare nell’agenda del Governo e delle autorità istituzionali nazionali, affinché con urgenza arrivino le risposte forti che due milioni di cittadini italiani si attendonoed esigono”. Conclude il presidente Bova: “Nei prossimi giorni valuteremo meglio il da farsi, investendo della questione l’intero Consiglio regionale perché il coinvolgimento delle forze politiche e di tutte le istanze rappresentative del territorio è di fondamentale importanza per affrontare e vincere una sfida così decisiva per la stessa qualità della vita in questa nostra regione. E’ in discussione, come si evince dai tanti episodi intimidatori e dall’escalation della criminalità, non soltanto, all’interno della più generale questione meridionale, il ‘caso’ Calabria come sintomo di una malessere economico e sociale, ma è in discussione in questa parte dell’Italia la tenuta della stessa democrazia”.

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