Vibo Valentia – Il gip del Tribunale di Vibo Valentia, Gabriella Lupoli, ha convalidato il sequestro del sistema fognario di Vibo disposto il 31 marzo scorso dal pm della Procura di Vibo Filomena Aliberti. Il sequestro era stato eseguito dalla Guardia di finanza, dal Corpo forestale dello Stato, dai vigili del fuoco e dalla Capitaneria di Porto nell’ambito di indagini avviate a seguito dell’apertura, nel gennaio scorso, di una voragine in pieno centro abitato, determinata dal cedimento di un cunicolo utilizzato, in modo incontrollato, come canale di scolo delle acque reflue urbane. Gli accertamenti, secondo la Procura, hanno delineato, oltre ad una serie di reati ambientali (scaturenti dallo sversamento sul suolo di una cospicua parte degli scarichi fognari) anche una serie di negative ripercussioni sul gia’ compromesso assetto idrogeologico del territorio. Una situazione definita molto grave dagli inquirenti con il fosso Sant’Anna che sfocia poi nel mare della frazione Bivona che sarebbe stato trasformato negli anni in una vera e propria fogna a cielo aperto.