Viabilita’: Oliverio, necessaria anche per sviluppo territorio

oliverio-svincolo-miletoVibo Valentia – Il Presidente della Regione Mario Oliverio ha partecipato a Mileto all’iniziativa pubblica di presentazione del progetto della strada di collegamento svincolo autostradale A3 Mileto – Paravati. Un nuovo tracciato che utilizza per parte quello esistente e che, come hanno spiegato i progettisti, gli ingegneri Pino Iacino e Raffaele Morrone, accorcera’ i tempi di percorrenza per raggiungere il centro del vibonese, luogo di fede e di culto che e’ meta incessante di pellegrini devoti di Natuzza Evolo. E proprio alla Chiesa ” Cuore Immacolato di Maria rifugio delle anime” di Paravati la strada si colleghera’ direttamente. “Questa idea – ha detto Oliverio – e’ una idea del nostro programma di governo; e’ un’opera pensata in direzione della valorizzazione del territorio e di un sito che ha una particolare valenza, non solamente sul piano piano spirituale. Il passaggio di Natuzza non solo ha lasciato un segno indelebile nella fede, ma ha anche generato una forte presenza di flussi destinati ad avere un grande incremento. Luoghi come questi oliverio-svincolo-mileto1sono da valorizzare. In altre realta’ del nostro Paese, il turismo religioso e’ un fattore di crescita dell’economia, di occupazione. Per questa ragione per cui abbiamo promosso il progetto, per il quale un ringraziamento va agli ingegneri Morrone e Iacino, che, senza incarico formale, si sono prestati volontariamente alla sua redazione. E’ un lavoro non a se stante – ha proseguito il presidente della Regione – ma il pezzo di un mosaico importante, nell’ambito di quello che deve diventare per noi l’Autostrada: un asse di sviluppo del territorio, una infrastruttura che possa favorire e sostenere la crescita. Nel confronto con il Governo sulle infrastrutture, abbiamo proposto un disegno che va in questa direzione, ponendo particolare attenzione agli svincoli che vediamo come opportunita’ per il territorio. In questo senso e’ pienamente posizionato il progetto di questa nuova strada”.
oliverio-svincolo-mileto2Questa infrastruttura – ha affermato ancora Oliverio – sara’ finanziata nella programmazione che stiamo per definire e sara’ collocato in un percorso che da’ priorita’ alla maglia infrastrutturale intesa come volano per la valorizzazione della nostra regione. La Calabria che e’ Magna Graecia, tre parchi nazionali, centro del Mediterraneo, sede di importanti beni culturali, costituisce un patrimonio immenso, che deve poter essere raggiunto diventando piu’ accessibile. La Regione e’ fortemente impegnata in questa direzione sulla quale stiamo lavorando anche attraverso una costante interlocuzione con il Governo. Dobbiamo puntare al turismo religioso Nei prossimi giorni avremo un incontro con il direttore generale del Ministero del Turismo per parlare dei “Cammini” , un settore che qualifica il turismo religioso e non solo, puntando a realta’ consolidate, come Mileto che e’ stata anche un riconosciuto faro nella storia dell’intera Europa. Questo progetto si fara’. Questo comprensorio sara’ uno dei tasselli per far crescere l’intera Calabria. E’ una oliverio-svincolo-mileto3scelta nel disegno di valorizzazione delle nostre risorse, del rafforzamento delle sue capacita’ attrattive . A Mileto si puo’ coniugare un grande patrimonio con il passaggio di Natuzza, una donna straordinaria che puo’ fare ancora molto per la sua gente e per i calabresi. L’iniziativa presentata stasera sostiene proprio questo”, ha conluso Oliverio il quale, dopo la chiusura dell’evento di presentazione si e’ recato nella Chiesa “Cuore Immacolato di Maria rifugio delle anime” di Paravati, che ha visitato, accompagnato dal presidente della Fondazione Natuzza, don Pasquale Barone e da Padre Michele Cordiano. Hanno ancora partecipato all’evento tenuto nel Cantiere Musicale di Mileto il Sindaco Domenico Antonio Crupi, il parlamentare Bruno Censore; i consiglieri regionali Michele Mirabello e Vincenzo Pasqua, Armando Magone, l’ing. Domenico Pallaria della Regione, il dott. Rocco Pistinizzi, il maestro Roberto Giordano.