Arsac: Cgil e Cisl, occorre un indirizzo politico preciso

arsac-calabriaCatanzaro – “Si ribadisce l’esigenza non piu’ rinviabile di dotare l’Arsac di un preciso indirizzo politico strategico, attraverso un proprio atto aziendale che permetta la piena attuazione della legge regionale e soprattutto l’erogazione di servizi reali all’agricoltura regionale. Ribadiamo pertanto l’urgenza di un incontro con lei per confrontarci finalmente su questi temi”. Lo scrivono in una lettera aperta a Mario Oliverio, Presidente della Giunta regionale, is egretari di Fp Cisl ed Fp-Cgil Calabria, Antonio Brevacqua e Alfredo Iorno. “Lo scorso 22 febbraio – fanno rilevare nel documento – la Funzione Pubblica Cgil, la Cisl Funzione Pubblica, e le Rsu dell’ Arsac Le hanno inviato, tramite mail, un appello del personale sulla situazione in cui versa l’azienda regionale, evidenziando sia la necessita’ di dotare l’ente di un atto aziendale definitivo, che manca dalla promulgazione della legge istitutiva del 2012, che la necessita’ di imprimere un preciso indirizzo politico strategico dell’Arsac, per far si’ che l’ente possa finalmente svolgere autonomamente ed in modo organizzato tutte le funzioni previste dalla propria legge stessa, oltre che per evitare che l’Arsac sia soltanto un ente prestatore di personale qualificato, che sopperisca alle carenze di organico nell’amministrazione regionale. Tale appello – si sottolinea – era peraltro preparatorio ad un incontro, piu’ volte richiestoLe, per un confronto chiaro ed aperto sulla situazione di questo ente strumentale della Regione Calabria. A distanza di quasi due mesi si registra, purtroppo, una sostanziale mancanza di disponibilita’ ad un confronto sulla situazione in cui versa l’Arsac . Si assiste invece al perpetuarsi di atti che continuano a considerare l’Arsac solo come ente prestatore di personale qualificato: ci si riferisce in particolar modo alla delibera di Giunta Regionale n. 106 del 30 03 2016, che introduce per la prima volta uno strumento opinabile inerente l’utilizzo e non previsto per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni. Crediamo con convinzione – concludono i due sindacalisti – che sia opportuno regolamentare l’utilizzo temporaneo di personale secondo le vigenti disposizioni contrattuali, evitando da un lato la dispersione di risorse destinate alle attivita’ in capo all’Arsac e garantendo, dall’altro, un’adeguata valorizzazione del personale”.